L'annuncio dell'armatore del suo "passo indietro" parrebbe in realtà dettato dalla esigenza di dare un segnale di netta discontinuità con la sua passata gestione.
E' questa la lettura almeno di Shipping Italy, un magazine on line, specializzato sulle tematiche del trasporto marittimo, secondo il quale il "proclama" di Onorato, con la contemporanea assunzione della guida del gruppo da parte di un nuovo management, viene definito come il risultato di "Una scelta che da più parti viene considerata come una mossa necessaria per arrivare a un accordo con i creditori, in primis gli obbligazionisti, alcuni dei quali da tempo chiedevano che il timone del gruppo passasse nelle mani di qualcuno esterno alla famiglia".
Non ci sarà quindi (almeno per quanto riguarda la posizione apicale del gruppo) una "successione" a favore di uno dei figli, che comunque Onorato nel suo comunicato tiene a nominare come risorse del nuovo management.
Al di là dei toni quasi trionfali saremmo probabilmente al cospetto di una resa.
sr