A metà Giugno, senza aver preventivamente informato la popolazione, ESA ha sostituito, in molte località del Comune di Portoferraio, i cassonetti dell'immondizia con un gran numero di contenitori per la raccolta differenziata (bidoni in plastica), spesso in postazioni collocate a poche decine di metri una dall'altra.
Non discuto della necessità di aumentare la quota di raccolta differenziata, ma in alcuni casi i risultati sono invece negativi e criticabili; probabilmente chi ha deciso la sostituzione non ha considerato le diverse necessità del territorio rurale, per cui si verificano alcuni problemi:
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Problemi di sicurezza e di viabilità: i contenitori sono spesso collocati semplicemente sul bordo della strada, senza piazzole né aree di sosta, costringendo le automobili ed i mezzi di raccolta a sostare sulla carreggiata, creando una situazione di pericolo;
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Sottodimensionamento dei contenitori: Le dimensioni e la capacità di questi contenitori sono largamente insufficienti; i rifiuti di tre o quattro famiglie, infatti, sono sufficienti a riempire un bidone, mentre il resto... finisce come si vede nelle fotografie (N.B. La foto è stata scattata in località Schiopparello, subito dopo il passaggio del mezzo ESA, che si nota sullo sfondo, in allontanamento). Dovrebbe essere il momento in cui la piazzola è appena stata pulita e riordinata, ed invece... per di più, anche se non c'è modo di creare un effetto "odorama" alle immagini, vi assicuro che i cittadini ed i visitatori gli odori li sentono tutti...
Inoltre non vi sono contenitori di dimensioni adatte a contenere i rifiuti delle aziende vinicole ed agrituristiche della zona quali, ad esempio, gli imballaggi di cartone o plastica.
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Mancanza di soluzioni alternative per i residui vegetali ed organici in genere: Nelle aree di campagna crescono erba e piante, che vengono tagliate e potate, ed i residui costituiscono una massa ben più grande che in città; la distribuzione di "compostatori" a tutte le case con giardino sarebbe un passo semplice ed economico sulla buona strada, ma su quel fronte, nonostante le richieste, nulla si muove. Non è sorprendente che, in mancanza di alternativa, i residui di potatura o di sfalcio dell'erba vengano scaricati presso i bidoni dei rifiuti.
Purtroppo siamo penalizzati dalla mancanza di informazione e di istruzioni agli utenti: al contrario, sarebbe fondamentale e prioritaria la diffusione di una cultura ambientale che preveda la riduzione dei rifiuti, la raccolta differenziata, il riciclo ed il riuso. In molte località d'Italia si comincia dalle scuole elementari, all'Elba non abbiamo nemmeno i corsi per la terza età...
Nel segno di Tafazzi, continuiamo a procurarci un serio danno d'immagine che si ripercuote sull'appeal turistico dell'Isola, da cui direttamente od indirettamente dipende la prosperità dell'economia elbana.
Mi auguro che tecnici ed amministratori pubblici si rendano conto degli aspetti negativi, che evidentemente non sono stati sufficientemente considerati e, per doveroso senso di responsabilità, si facciano carico dell'onere di provvedere alle necessarie correzioni.
Ugo Lucchini
Cittadino di Schiopparello