Spett. Elbareport,
Sono Davide Rota, presidente del CER LOMBARDIA, associazione di enduristi lombardi.
Con grande rammarico ho dovuto leggere quanto è avvenuto ieri sulla vostra splendida isola.
Esiste un codice di comportamento tra noi enduristi, che ahimè alcuni violano, forse per ignoranza o peggio per trarne vantaggio personali.
In questo caso specifico, facendo le dovute analisi del caso, visto il soggetto è conosciuto sul web, deduco, obiettivo del del video, sia stata la realizzazione di un contenuto a forte impatto visivo, che gli potesse permettere di accrescere la sua fama.
Trovo questo gesto assolutamente deprecabile, e il CER LOMBARDIA, in qualità di associazione a difesa e tutela dell'enduro, lo condanna fermamente e si dissocia da qualsiasi tipologia di iniziativa non rispettosa del territorio, soprattutto se svolta in ambienti ad elevata naturalità.
Posso dire di essere stato più volte ospite della vostra meravigliosa isola, sia in qualità di bagnante, sia in qualità di endurista e sono addolorato per questo uso scellerato delle spiagge.
Trovo allo stesso livello preoccupante, il minimazzare di alcune persone, che sostengono le moto non abbiamo causato alcun danno. Il vero danno, è rappresentato non dalle impronte dei tasselli sulla sabbia, bensì il poter pensare di circolare ovunque e senza alcun rispetto verso un bene di proprietà dello Stato, e quindi di tutti i cittadini italiani.
Spero le scuse di noi enduristi lombardi, amici dell'Isola d'Elba, possano almeno, dimostrare che una buona parte di noi, non condivide e anzi condanna questi comportamenti così sprezzanti.
Un grazie a voi Elbani e a rivederci presto.
Davide Rota e il CER LOMBARDIA