Una passeggiata (quella che pare quotidianamente era uso fare) nei pressi dell'ex-complesso minerario sulla costa della penisola di Calamita, è finita in tragedia per Enrico Lambri, un quarantottenne emiliano originario di Fiorenzuola d'Adda che in mattinata era uscito dalla sua villa in località Calone nel Comune di Capoliveri.
Non vedendogli fare ritorno dopo alcune ore la coniuge allarmata aveva chiesto soccorso ed erano stati i Vigili del Comune Capoliverese ad individuare il corpo inanimato dell'uomo giacere su una scogliera. Una segnalazione in tal senso arrivava alla sala operativa livornese del 118 poco prima delle ore 14.
Sul posto si recavano i Volontari della Pubblica Assistenza di Porto Azzurro con il Medico di Turno e successivamente anche gli Agenti della Polizia di Stato del Commissariato portoferraiese.
Ma i soccorsi risultavano vani, poiché l'uomo si trovava già in stato cadaverico, anche se nell'immediato non era possibile stabilire se il suo decesso fosse da imputarsi ad un improvviso malore o ai traumi causati da una accidentale caduta.
La zona ove è accaduto l'episopdio è comunque assai impervia, e della ripida discesa avrebbe fatto le spese anche il medico legale chiamato ad effettuare l'esame necroscopico di rito sul posto, che, a sua volta cadeva, procurandosi delle ferite per curare le quali doveva rivolgersi all'aiuto dei colleghi.
Le operazioni di rimozione e recupero della salma sono state effettua dai Vigili del Fuoco di Portoferraio.