Italia nostra ci invia una nota e foto documentative di una incresciosa situazione determinatasi a Spartaia con la parte dell'arenile "libero" di fatto scippato alla pubblica fruizione.
Il fatto appare in tutta la sua gravità, anche perché quella del sodalizio non è la prima denuncia dello sconcertante fenomeno.
Già in data 8 giugno Elbareport pubblicava una "fotonotizia" di Maria Gabriella Masi, titolata "Accumuli di Posidonia sulla parte libera della spiaggia di Spartaia" a cui faceva seguito una nota dei gestori della vicina struttura ricettiva pubblicata il 10 Giugno con il titolo "Una precisazione sull'accumulo di Posidonia sulla Spiaggia di Spartaia" nella quale si declinava da parte dei concessionari del resto della spiaggia, la responsabilità sul permanere in situ dei "montarozzi", ed ancora circa un mese fa il 26 giugno usciva su Elbareport un articolo titolato "L'irrisolto problema della posidonie secche a Spartaia".
Ma ecco il testo dell'ultimo comunicato di I.N. giunto in redazione:
La sezione Arcipelago Toscano di Italia Nostra ha ricevuto questa segnalazione, con relative foto e prontamente evidenzia alle istituzioni preposte questa situazione affinché si possa intervenire.
Si segnala che cumuli di posidonia spiaggiata e sabbia sono stati ammassati e lasciati nella parte libera della spiaggia di Spartaia, lasciando ben poco spazio a chi non va al mare nelle aree in concessione.
Repetita Juvant: speriamo che la somma delle denunce e delle proteste convincano chi di dovere a provvedere alla rimozione degli accumuli che di fatto violano i diritti di comuni cittadini elbani e loro ospiti.