Sono più di 800 i gatti dell'Isola d'Elba che andrebbero sterilizzati, ma la Asl ha bloccato gli interventi per mancanza di anestetico. «Purtroppo questa non è la prima volta che il servizio viene sospeso. Da quanto ci hanno riferito – commenta la Sezione elbana dell'Enpa –, il nuovo stop è imputabile ai Comuni che non avrebbero deliberato l'erogazione dei fondi per le sterilizzazioni. Stando così le cose, la situazione già critica rischia di degenerare.»
Così come rischia di esaurirsi la pazienza di residenti e turisti che quotidianamente contattano i volontari della Protezione Animali. «Quasi ogni giorno – prosegue l'Enpa – ci arrivano segnalazioni relative ad animali abbandonati e ad animali vaganti sul territorio, spesso in precarie condizioni di salute. Per soccorerli facciamo il possibile, al punto che molti quattro zampe vengono ospitati dagli stessi volontari, ma non siamo più in grado di gestire l'emergenza.»
Emergenza che, invece, potrebbe essere affrontata e gestita con una seria politica di prevenzione del randagismo. Ma le amministrazioni comunali non sembrano intenzionate ad uscire dal torpore ed risolvere il problema. E così l'isola, che non ha né un canile né un gattile, e neanche un posto di prima assistenza veterinaria, risulta inadempiente anche sul fronte delle sterilizzazioni. «Vista la situazione – conclude la Sezione Enpa dell'Elba –, ci vediamo costretti a chiedere a chiunque trovi un animale in difficoltà di affidarlo ai sindaci isolani; del resto sono proprio loro i responsabili per gli animali vaganti trovati sul proprio territorio. Costringerli a toccare con mano le conseguenze della loro inazione può essere il modo migliore per sollecitarli a risolvere una crisi che dura ormai da troppo tempo.»