“A quanto ammontano i danni economici e ambientali relativi alla mareggiata che ha causato la parziale distruzione della strada realizzata pochi giorni fa sul lido di Capoliveri in vista dei lavori per la realizzazione del dissalatore di Mola?”
A chiederlo il consigliere regionale della Lega Marco Landi tramite un’interrogazione alla Giunta regionale.
“Parte dei 225 metri lineari di materiale plastico posati la scorsa settimana sono stati strappati via dalla spiaggia e finiti in mare. Un costo per Asa, un danno, non certo il primo né l’ultimo per l’ambiente, di cui qualcuno dovrà rendere conto. Da quando è partita la progettazione c’è stata una sequenza di errori clamorosi: dalla localizzazione del dissalatore, sia a terra che a mare, alla scarsa attenzione alla viabilità per il cantiere sul lido. Il risultato è stato, in extremis, una pezza di gomma di circa 1100 metri quadri a pochi metri dalla riva. Sin troppo facile prevedere che la prima mareggiata l’avrebbe divelta. E così è stato”, spiega il consigliere regionale.
“Il comitato contro il dissalatore aveva lanciato l’allarme e il Comune di Capoliveri aveva opportunamente sospeso i lavori. Ma la sentenza del Tar ha risbloccato la situazione, almeno sino ad oggi. Perché con quanto accaduto non solo è impensabile realizzare un’altra passerella simile a quella distrutta, ma sarebbe il caso di valutare la fattibilità dell’opera”, conclude Landi.