(RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO)
Il fatidico 28 agosto 2023 (giorno nero nella storia di civiltà di Portoferraio) è arrivato e l’Amministrazione Comunale, “confermando la ratio della scelta” (Sic !), ha dato il via all’entrata in vigore delle nuove norme riguardanti la ZTL in centro storico, concedendo, bontà sua, lo slittamento della data di applicazione delle sanzioni riservandosi di fornire non meglio qualificate altre informazioni.
Dicevo, l’intrepida Amministrazione Comunale di Portoferraio, sorda a tutti gli appelli di buon senso, legalità, opportunità, correttezza, rispetto, ecc. ha ritenuto di procedere per la sua strada, che non è solo quella di risolvere il problema del traffico nel centro storico (senza parcheggi non si va da nessuna parte e le autovetture dei proprietari di seconde case non residenti non sono la sola causa dei disagi), però anche di dare uno zuccherino ai residenti, leggasi elettori, che a maggio prossimo si recheranno alle urne per il rinnovo delle poltrone.
A noi proprietari di seconde case non residenti, quali cornuti e mazziati non restano che due, anzi tre, cose da fare.
La prima, immediata, un solo nostro centesimo non dovrà essere speso nel circuito economico di Portoferraio: la spesa si fa a Porto Azzurro, l’aperitivo si prende a Campo, il caffe a casa e per la cena si ignora Ristoferraio.
La seconda, costituire un comitato per adire al TAR (esiste già un precedente del TAR dell’Umbria che ha annullato una analoga delibera del comune di Spoleto). A tale proposito sono disponibile a raccogliere le eventuali adesioni per valutare l’opportunità di un ricorso.
Il mio indirizzo mail è: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
In caso di adesione prego indicare la disponibilità a concorrere alle spese legali. Più saremo minore sarà la spesa pro capite.
La terza ipotesi di difesa è vendere la casa (ammesso di trovare un bischero che la compri) e approdare verso lidi più accoglienti.
Stefano Stefanini