Siamo sicuramente tutti palestinesi, potremmo dire, ricordando la celebre frase di John Kennedy. Proprio in questi giorni rivedo le immagini di tanti palestinesi che protendono pentole ed altro, richiedendo che siano riempite di cibo, in un ammasso scomposto di persone che premono l' una sull' altra. Che tristezza! I tanti bisognosi che in Italia si nutrono grazie alle mense della Caritas, sono in fila ordinatamente e dopo un po' di attesa, possono nutrirsi con un pasto- penso- abbastanza decente e decoroso. A Gaza, nemmeno quello!
Ma siamo sicuri che il sofferente popolo di Palestina non possa vivere se non combattendo, se non odiando, se non sparando? Mancano le cure negli ospedali, mancano le cose più ovvie per vivere. Forse questa gente prova odio o magari solo un forte risentimento con gli israeliani ma vorrebbe vivere in pace e tranquillità poiché con la pace e la tranquillità le cose non possono che migliorare. Le statistiche ci dicono che un alto numero di palestinesi lavora con Ditte israeliane e ci dicono anche che ci sono Ditte israeliane, ad esempio, nel settore edile, che hanno problemi perché gli manca il personale. Sicuramente il popolo palestinese vorrebbe vivere in autonomia ma siamo sicuri che non sogna altro che di sterminare tutti gli israeliani e buttarli tutti in mare ? Nel 1948 l'ONU votò perché ci fossero due stati, Israele e Palestina. Perché oggi si deve morire per sostenere che questo non va bene, che questo non è giusto, che questo va cambiato etc?
Ognuno può avere la sua opinione ma i popoli è bene che vivano in buona armonia, per quanto possibile. Hamas sostiene che è giusto che ci sia uno Stato di Palestina. Giusto, è ovvio, concordiamo tutti. E forse allora ci vorrebbe un sano realismo e l'abbandono di ogni desiderio di combattere e vincere. Le capacità militari di Hamas, abbiamo visto che sono ben poca cosa rispetto alla forza militare di Israele. Ed allora perché Hamas non cessa di lanciare razzi e rilascia subito tutti gli ostaggi , chiedendo però contestualmente- questo, si, ha il diritto di farlo- alla comunità internazionale, e quindi all'ONU, la nascita di uno Stato di Palestina ? Sono convinto che a questo nuovo Stato , se intanto c' è la pace, si potrebbe arrivare senza grandissime difficoltà. Dapprima aiutando la Palestina ad essere autonoma , magari inviando truppe di tanti paesi(certo anche italiane) per controllare la pace, e poi, aiutando in concreto e realizzare le fondamenta di uno nuovo Stato.
Credo di avere realismo. Così come chiedo realismo all Ucraina, che- a mio avviso- ha totalmente ragione ma non potrà mai vincere la guerra contro il brutale e feroce assessore russo, chi è dalla parte dei palestinesi non può pensare che Hamas vada avanti all' infinito, con questa guerra.
Viva i palestinesi, viva la Palestina ma viva la fine della guerra!
Guido Retali