Nel pomeriggio di venerdì 6 settembre intorno alle ore 17 arrivava al 112 una segnalazione secondo la quale due escursionisti svizzeri alloggiati in un albergo di Fetovaia, si erano sperduti sul Massiccio del Monte Capanne. I due non riuscendo più ad orientarsi contattattavano telefonicamente il loro albergo.
Immediatamente iniziava ad organizzarsi la sperimentata “macchina” delle ricerche.
I dispersi si trovavano in una zona molto scoscesa a circa 150 metri dalla vetta, non distanti da quota 900 .
Una squadra dei Vigili del Fuoco di Portoferraio prendeva a risalire la Valle di Pomonte lungo il Sentiero 00 nel tentativo di raggiungere l’area dove si presumeva si trovassero i due svizzeri. Un’altra squadra di soccorritori della Protezione Civile raggiungeva la cima del Capanne con la cabinovia, e compiva le sue ricerche scendendo di quota. Il CFS faceva levare in volo l’elicottero dell’antincendio della Regione Toscana nel tentativo di individuare i due, che peraltro avevano dato indicazioni fuorvianti rispetto alla loro reale dislocazione, inoltre la particolare scheda telefonica installata sul cellulare che la coppia di turisti aveva al seguito non consentiva la radiolocalizzazione.
Verso le ore 19, quando la situazione iniziava a farsi più preoccupante, con l'avvicinarsi del buio che avrebbe reso pressoché impossibile il ritrovamento dei poco prudenti escursionisti, i due venivano scorti proprio dall'elicottero, raggiunti, soccorsi e reidratati, ed infine accompagnati alla stazione di vetta della Cabinovia con la quale potevano far ritorno a valle.