Il Gruppo Gente Comune ci attacca con le seguenti argomentazioni: “Bene il recupero di piazza Gramsci……... Peccato, però, che l'amministrazione Peria nella fretta di concludere ha trascurato un particolare di non poco conto: il granito utilizzato per la nuova pavimentazione non è granito elbano, non proviene dalle cave di San Piero, ma dal "continente". Quindi, piuttosto che favorire un'azienda elbana si è preferito comprare fuori dai confini della nostra isola”.
Dobbiamo informare Gente Comune che, al di là della sorpresa di vedere che anche su un lavoro pubblico apprezzato da tutta la città, si voglia trovare l’occasione di una polemica politica, le Amministrazioni non possono, per legge, favorire proprio nessuno.
Debbono, al contrario, fare scelte oculate e rispettose degli interessi pubblici coinvolti. Nel caso specifico bene ha fatto la direzione lavori a scegliere quel prodotto, dopo aver considerato l’ampiezza dell’intervento, comparato i costi, valutato gli aspetti estetici ed i tempi di consegna dei materiali.
Quel granito, peraltro, non è del continente, ma è anch’esso insulare, poiché viene dalla Sardegna, dove, uomini che lottano e soffrono come gli elbani, hanno tagliato per noi, con il loro sudore, un prodotto privo delle nostre “macchie di ruggine”, ma comunque di altissima qualità.
A Marini non piacerà, ma visti anche i rapporti di fratellanza con la comunità sarda, alla Giunta di Portoferraio fa piacere che un pezzettino di un’altra isola abbellisca una delle nostre piazze più simboliche.
Tanto più allorchè si consideri a chi è intitolata la piazza e quale sia il valore del legame fra quell’uomo straordinario e la Sardegna.
D’altro canto, poiché questa opera è il primo passo di un percorso napoleonico dal porto a Villa Mulini, questo legame, di materiali, di valori e di Isole, Corsica compresa, troverà altre occasioni per rinsaldarsi.
La Giunta Comunale di Portoferraio