Scrivo a proposito dell’ episodio della studentessa elbana minorenne lasciata a piedi, pochi giorni fa, perché sprovvista di abbonamento (dimenticato a casa).
In qualità di Comune che sostiene ampiamente i costi del Trasporto Pubblico Locale, non possiamo ignorare l’episodio, non isolato e nel quadro di un servizio abbastanza efficiente nonostante i tempi magri che si corrono.
Capisco che il servizio stia in piedi anche se si evitano i ‘furbi’ di turno, ma occorre avere sempre la capacità di saper distinguere caso per caso.
Una ragazza giovanissima che si trova all’ orario di uscita da scuola assieme ad un nugolo di coetanei (abbonati) è molto probabile sia anch’ essa una studentessa e quindi è plausibile abbia dimenticato l’ abbonamento a casa, come ha dichiarato.
Non so se via stato un eccesso di zelo da parte del controllore o se sia stata applicata alla lettera una disposizione ‘dall’ alto’ che non prevede alcun elemento di valutazione soggettiva del caso reale.
Il buon senso avrebbe suggerito la richiesta delle generalità riservandosi di poter agire in seguito in caso di dichiarazioni non veritiere. Ciò non avrebbe pregiudicato gli interessi dell’ Azienda.
Mi pare si sia sottovalutato assai il fatto della minore età e, in ogni caso, si sia emessa una sentenza senza acquisire tutte le prove necessarie.
Vi prego quindi di provvedere – se necessario – ad opportune modifiche dei regolamenti e a fare comunque in modo che episodi del genere non abbiano più a ripetersi.
Carlo Rizzoli
Ass.re alla Mobilità