Rimandate a sabato le operazioni di recupero della balenottera trovata morta nelle prime ore del giorno 11 ottobre a Marciana Marina. Nel pomeriggio di venerdì i sub del diving marinese si sono adoperatio per ancorare il corpo del cetaceo agli scogli, per evitare che venga portato a largo dalla corrente.
Il corpo del mammifero marino, ormai arenato sul fondo della piccola insenatura del Cotone, verrà issato a terra domattina, probabilmente dal Molo del Pesce, dove sarà atteso dagli studiosi dell'Università di Padova che giungeranno sull'isola per poter analizzare la carcassa e stabilire quali possano essere state le cause del decesso, che si stima comunque sopraggiunto, date le condizioni di conservazione dei resti della balenottera da non molto tempo, probabilmente poche ore.
A tal proposito di segnala che proprio questa notte dei pescatori marinesi hanno udito dei "soffi" che potevano essere quelli di un cetaceo. "Una cosa del genere è credibile - commenta Umberto Mazzantini di Legambiente - perché compatibile con i comportamenti delle balene che tendono ad aiutare i propri cuccioli quando sono forti difficoltà, spingendoli verso acque basse, e quindi sulla costa, per facilitare loro la respirazione anche quando non riescono ad emergere da soli nuotando. I "soffi" che si sono uditi - condinua l'ambientalista - avrebbero potuto essere emessi dalla madre della giovane balenottera che pobrebbe averla spinta sottocosta e sorretta fino a che è rimasta in vita. Peraltro - aggiunge Mazzantini - sembra che i sub abbiano individuato dei resti del cordone ombelicale, in tal caso l'esemplare potrebbe essere morto poco dopo essere stato partorito, fatto che spiegherebbe anche la sua inusuale magrezza"