Sto seguendo la questione del servizio pubblico di trasporto marittimo locale.
Nicola Porro chiama la vicenda “acque tempestose per collegare l’isola d’Elba” https://www.nicolaporro.it/economia-finanza/acque-tempestose-per-collegare-lisola-delba/
Seguo con interesse la vicenda perché oltre ad essere utente di questo servizio di trasporto pubblico sono anche contribuente che partecipa al suo mantenimento.
Mi ricordo che sul finire del secolo passato, circa venticinque anni orsono, sorse a Portoferraio un comitato per far nascere un trasporto marittimo finanziato da azionariato diffuso.
Siccome va di moda esprimersi in lingua inglese l’iniziativa fu chiamata public company.
Mi piacque l’idea che gli elbani e le elbane, utenti del servizio, potessero divenire anche “proprietari” e partecipai.
Non si fece nulla: il comitato si sciolse sparendo pure esso nel nulla.
Leggo che è nato l’osservatorio per la continuità territoriale.
Non ha certamente il cómpito di osservare quanto è accaduto nella memoria storica del trasporto pubblico marittimo locale dell’arcipelago toscano ma a volte osservare le vicende storiche potrebbe insegnare.
Marcello Camici