Si è conclusa da alcune ore l’attività congiunta tra la Sezione Operativa Navale e la Compagnia della Guardia di Finanza elbana, la Capitaneria di Porto di Portoferraio e l’Azienda USL Toscana Nord Ovest delle aree di competenza in materia di Prevenzione Igiene e Sicurezza nei luoghi di lavoro e della Sicurezza Alimentare e Sanità Pubblica Veterinaria.
Le attività condotte su cinque pescherecci della marineria stanziale all’Isola d’Elba, hanno consentito alle donne e gli uomini delle Fiamme Gialle di mare di scoprire violazioni in materia di lavoro e legislazione sociale per l’impiego di marittimi totalmente al nero, senza alcuna assistenza o previdenza. Violazioni anche in materia delle così dette “accise”, per il mancato rispetto delle annotazioni di imbarco e consumo del carburante acquistato in esenzione. I colleghi della Compagnia hanno avviato specifiche attività di controllo in materia di polizia economico finanziaria, che saranno perfezionate secondo le tempistiche tipiche dei controlli fiscali. La Guardia Costiera ha posto in essere controlli per la verifica del rispetto delle norme in materia di filiera della pesca e del Codice della Navigazione, constatando e contestando, tra l’altro, violazioni per mancata annotazione, nei previsti registri, dei marittimi impiegati nelle attività. Entrambe le Aree Funzionali della AUSL operanti all’Elba, hanno potuto riscontrare, diverse irregolarità in materia di sicurezza alimentare e di sicurezza sul lavoro, per le quali sono state impartite, ai comandanti ed agli armatori, specifiche prescrizioni, con contestuale fermo dei mezzi fino al ripristino della conformità.
Ai contravventori, al momento, sono state contestate sanzioni fino ad oltre i 12000 euro, con conseguente segnalazione all’INPS per il recupero dei contributi previdenziali e assistenziali per l’impiego dei lavoratori irregolari. Diverse centinaia di euro per le violazioni in materia di Codice della Navigazione a cui si aggiungono le sanzioni e spese per la materia specificatamente trattata dall’AUSL.
L’operazione, promossa dalla Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza elbana, rientrante nel quadro delle attività di polizia economico finanziaria e di polizia del mare svolte dal Corpo, congiuntamente ed in totale sinergia con le Amministrazioni dello Stato citate, che hanno operato, autonomamente, ciascuno nei propri settori di competenza, è stata posta in essere per assicurare ai cittadini una costante azione di vigilanza, per la tutela dei lavoratori, dei consumatori e per consentire una sana concorrenza tra le impese che operano, con legalità, sul mercato.