Per l’ennesima volta ci troviamo a balbettare sulla problematica di un servizio che ormai dobbiamo definire di “discontinuità territoriale“.
Arrivare sul molo e trovare auto, passeggeri con bambini piccoli, intere famiglie sballottate alla mercé non del vento o delle condizioni meteorologiche sfavorevoli ma di una situazione che giorno dopo giorno diventa sempre più inaccettabile: le navi partono quando gli pare e piace!
Non ci sono scusanti e le responsabilità spaziano dalle compagnie di navigazione all’Autorità portuale, alle amministrazioni comunali, dalla regione ai politici comodamente seduti sulle loro poltrone che non traballano per il semplice ondeggiare di un mare poco smosso dal malcontento di pochi cittadini elbani vessati dalla situazione contingente.
Ieri 6 gennaio 2025 condizioni di mare 15 nodi di vento un metro di onda (dati ufficiali) nave Toremar delle 19.30 da Piombino cancellata senza motivo come l’omologa delle 21 da Portoferraio.
Ormai il malcontento monta da diverso tempo ed oggi per il cittadino elbano programmare una partenza con il relativo ritorno è diventato non solo un obbligo ma soprattutto un incognita. Mi domando a questo punto quanto dovremo aspettare perché si trovi una soluzione ad una condizione inaccettabile?
Chi delle parti citate in causa deve fornire una risposta esaustiva prima che succeda qualche spiacevole incidente dettato dalle tensioni che tutte le volte si sprigionano sulla banchina?
Patrizia Peragnoli