Avevano ultimato di lavorare presso un cantiere edile nel territorio del comune di Marciana e volevano far rientro nella provincia di Roma ove sono residenti.
Prima di partire, però, avevano deciso di impossessarsi di un’impastatrice di cemento che avevano notato all’interno di un deposito di materiale non lontano dal loro luogo di lavoro.
Domenica scorsa, nel primo pomeriggio, approfittando della scarsissima presenza di vetture nella zona nord-ovest dell’isola, hanno, quindi, forzato il cancello che delimita la suddetta proprietà e hanno caricato la piccola betoniera mobile sul loro autocarro e si sono allontanati con l’intento di raggiungere al più presto il porto per imbarcarsi.
Il proprietario dell’impastatrice, però, che stava passando proprio nei pressi del deposito, lungo la S.P. 25 ha notato sul cassone del mezzo di trasporto in viaggio, con tre individui a bordo, un macchinario edile molto simile al proprio e si è insospettito al punto da segnalare la cosa ai carabinieri.
L’intervento dei militari dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Portoferraio e della Stazione di Marciana Marina è stato immediato ed a distanza di qualche chilometro dal deposito preso di mira dai ladri i Carabinieri hanno bloccato ed identificato i tre soggetti.
Dopo rapidissimi accertamenti e la smentita delle prime e poco credibili giustificazioni fornite dai tre, gli uomini dell’Arma hanno fatto scattare le manette ai polsi di G.A. 37enne albanese, P.R.V. 28enne rumeno e P.G. 34enne ucraina, accusati di furto pluriaggravato in concorso.
L’impastatrice è stata quindi rimessa immediatamente nella disponibilità del legittimo proprietario ed i tre stranieri, dopo le formalità di rito, sono stati accompagnati presso il Tribunale di Livorno ove è stato convalidato il loro arresto.
In attesa del processo i rei sono stati rimessi in libertà con l’obbligo di presentarsi, però, due volte al giorno presso il Comando Stazione Carabinieri territorialmente competente per il paese dell’hinterland romano dove risiedono.