Scalo piombinese decisamente senza pace. Dopo la bomba "pescata" dall'ancora del Bellini nel tardo pomeriggio di martedi 12 novembre, con il conseguente allarme ed il cauto ritorno a banchina, superata quell'emergenza in mattinata con la rimozione da parte degli artificeri di La Spezia della bomba di aereo, che i fondali piombinesi avevano custodito per 70 anni, un nuovo elemento di preoccupazione coseguente ad una collisione tra natanti.
Protagonisti, nel caso, il traghetto Moby Lally ed il mezzo veloce della Toremar. Il Lally in manovra di ormeggio alle ore 10,25 di mercoledi 13, a causa di una forte raffica di vento andava ad urtare l'aliscafo Agostino Lauro che si trovava fermo in banchina, data la notevole differenza della massa dei due natanti coinvolti ad avere la peggio è stato il mezzo veloce che è uscito dall'impatto con la parte di prua accartocciata, in pratica nulle le avarie patite dal traghetto che ha ripreso servizio già alle 10,45.
Immediatamente da parte della Capitaneria di Porto di Piombino si è provveduto all'apertura della doverosa inchiesta ed alla verifica delle condizioni dell'aliscafo.
Il mezzo veloce resta fuori linea essendo state annullate le sue corse, in attesa di essere riparato dai danni riportati consistenti, ma poco incidenti sulla complessiva integrità strutturale del natante in quanto interessanti parti molto oltre la linea di galleggiamento.
Tornando alla vicenda dell'ordigno bellico recuperato la stessa Capitaneria di porto piombinese ci ha comunicato che esso è stato messo in sicurezza e temporaneamente custodito in un'area marina distante dai moli. La bomba verrà probabilmente fatta brillare dagli operatori che l'hanno rimossa nella giornata giovedi.