Comune di Portoferraio - Sospesa la notte dei musei
Il ministro dei beni culturali Lorenzo Ornaghi ha sospeso in tutta Italia la Notte dei Musei. In seguito al tragico attentato che ha colpito l'Istituto professionale 'Morvillo-Falcone' di Brindisi, il ministro per i Beni e le attivita' culturali, Lorenzo Ornaghi, ha deciso di sospendere l'evento nazionale 'la notte dei musei', previsto questa sera.
Lo annuncia il Mibac in una nota. "Con il sofferto silenzio dei luoghi della cultura - afferma il ministro - si manifestera', oltre che la condanna di ogni gesto di violenza, la sincera partecipazione al dolore della famiglia della vittima, di tutte le persone coinvolte nell'attentato, di tutta la citta' di Brindisi dopo "l'atto ignobile" dell'attentato davanti alla scuola di Brindisi.
Il Presidente della Provincia Kutufà: Orrore e sgomento del per il vile attentato di Brindisi
Il presidente della Provincia Giorgio Kutufà, inorridito dal vile attentato alla scuola di Brindisi, che ha avuto così tragiche conseguenze, afferma con forza la necessità di una lotta senza quartiere alla mafia, alla criminalità organizzata, ad ogni forma di violenza e terrorismo.
“Esprimo vicinanza ai familiari della giovane vittima – dichiara il Presidente – ai ragazzi e alle ragazze rimasti feriti, ai compagni di scuola, a tutti gli studenti e docenti che invito ad essere sempre presidio e testimonianza di legalità. E’ certo che le istituzioni democratiche, che nel tempo hanno superato tante prove, lo faranno anche questa volta nella massima e indispensabile coesione nazionale”. Il presidente auspica che le indagini assicurino alla giustizia gli autori di un così efferato delitto.
LEGAMBIENTE ed altre associazioni: “Non si può morire entrando a scuola”
L’attentato di Brindisi. Ecco il testo dell’appello lanciato da numerose associazioni. Che a partire da oggi, alle 18 e 30 in tutto il Paese, annunciano mobilitazioni “contro la violenza cieca e criminale del terrorismo”.
Contro la violenza e il terrorismo gli studenti invitano a reagire.
La violenza cieca e criminale del terrorismo ha colpito ancora. Colpisce vittime innocenti, ragazzi, studenti nella loro scuola, presidio di legalità e spazio di giustizie e libertà, luogo in cui dovrebbe nascere la speranza di un futuro migliore, e che invece oggi è stato teatro di una orribile tragedia.
Il fatto che si possa morire a scuola è per noi inconcepibile da sempre, ma il fatto che questo accada in una dinamica folle ed omicida è un dato preoccupante che non può lasciarci in silenzio. Proprio in una scuola, che ha il nome della moglie del Giudice Falcone, vittima di una violenza mafiosa, proprio in contemporanea al passaggio in città della carovana antimafia. Poco importa quale sia la pista, certo è che la violenza in questi territori, nel Sud Italia, è figlia di una cultura che deve essere distrutta e cancellata.
Indipendentemente dall’esito delle prime indagini, quello che oggi è successo è un atto gravissimo, senza precedenti. La risposta delle studentesse e degli studenti deve essere immediata, come quella di tutta la cittadinanza italiana, colpita ancora una volta al cuore, aggredendo al futuro del Paese, agli studenti. Per chi oggi è morto, per chi è ferito, senza motivo, solo perchè era uno studente con dei sogni, con delle passioni, con dei desideri, con un futuro di libertà per cui lottare.
Per chi aveva dei sogni che oggi sono stati spezzati dalla follia della cieca violenza. Perché non si può morire così, entrando a scuola. Non ci faremo terrorizzare, non possiamo darla vinta a chi vuole, attraverso la violenza e il terrorismo, mettere in scacco la democrazia nel nostro Paese e mettere a rischio la vita di innocenti.Non abbiamo paura di urlare, di opporre la conoscenza e la voglia di libertà alla vile azione violenta.
Come studenti non possiamo restare fermi. La solidarietà attiva, umana è una necessità senza la quale si rimane soli, senza la quale si perde il senso collettivo di una tragedia come questa. Chiediamo quindi di mobilitarci sin da subito, nelle piazze, davanti ai Comuni. A Brindisi saremo in piazza alle 18.00. Vi chiediamo di fare lo stesso in tutta Italia. Lo chiediamo, come studenti a tutta la cittadinanza italiana. Non restiamo fermi, bisogna reagire a questa violenza.
Contro la violenza e il terrorismo, scendiamo subito in piazza, insieme, uniti da un solo spirito e da quella voglia di libertà e democrazia che ancora una volta hanno provato a scalfire, ma che non potranno mai soffocare.
Tra le prime adesioni:
Martina Carpani, Presidente della Consulta Provinciale di Brindisi; Francesca Rossi, coordinatrice dell’UdS Brindisi; Carlo Monticelli, Coordinatore Udu Lecce; Don Luigi Ciotti, Presidente Nazionale di Libera; Serena Sorrentino, Segreteria Generale Nazionale Cgil; Mariano Di Palma, Coordinatore Nazionale Unione degli Studenti; Domenico Pantaleo, Segretario Generale Flc Cgil; Federico Del Giudice, Portavoce Rete della Conoscenza; Maurizio Landini, Segretario Nazionale Fiom Cgil; Paolo Beni, Presidente Nazionale Arci; Vittorio Cogliati Dezza, Presidente Nazionale Legambiente; Vanessa Palucchi, Legambiente Scuola e Formazione; Luca Spadon, Portavoce Link Coordinamento Universitario; Fausto Raciti, segretario nazionale Giovani Democratici; Federico Nastasi, coordinatore Rete Universitaria Nazionale; Dario Costantino, portavoce Federazione degli Studenti. Maria Pia Pizzolante, portavoce nazionale Tilt; Simone Oggionni, Portavoce Giovani Comunisti; Flavio Arzarello, Segretario Nazionle Federazione Giovani Comusti Italiani; Claudio Bastianelli, Segretario Nazionale Federazione Giovani Socialisti; Marco Furfaro, Responsabile Politiche Giovanili Sinistra e Libertà; Viola Giannoli, Errori di stampa; Matteo Valerio, Portavoce Errori di stampa; Ilaria Lani, Giovani non + Disposti a tutto; Michele Orezzi, Coordinatore Unione degli Universitari.
Andrea Ghilarducci (Coordinatore Provinciale SEL Livorno) Anche la criminalità eversiva e stragista ha deciso di celebrare i propri anniversari
Anche la criminalità eversiva e stragista ha deciso di celebrare i propri anniversari. Le bombe di Brindisi collocate davanti alla scuola Falcone e Morvillo, il giorno in cui dalla città sarebbe dovuta passare a carovana della legalità non può essere una ottusa somma di coincidenze. E non si può che rispondere mostrando la consapevolezza e la ferma responsabilità di tutte le istituzioni democratiche. Non conta solo la matrice, mafiosa o meno, ma la scelta di attaccare l’intera comunità nazionale assumendo come bersaglio una scuola. Un atto di sciacallaggio e di barbarie che si pone fuori da ogni definizione e da ogni umana compresione.
Guardatela la foto di questa bella ragazzina sorridente che non diventerà una magnifica donna, guardate questa bimba che sognava di fare la stilista, una professione per me inesplicabile come una lingua straniera, guardatela e pensate a quella bomba di acciaio fuoco e crudeltà che ha straziato per sempre le carni ed i cuori di studenti normali di un normalissimo professionale di Brindisi. Pensate ai loro sogni spezzati, pensate ai baci non dati, alle canzoni non sentite, ai libri non letti, ai vestiti non indossati, ai film d'amore non pianti, al futuro spappolato e bruciato, al grande mondo non visto... Pensate alla famiglia di Melissa congelata per sempre in un dolore senza fine, che cercherà negli occhi dei bimbi di altri il sorriso dei nipotini che non potrà avere.
Niente è più feroce e sensatamente insensato della morte scagliata sulla normalità, in mezzo alle assonnate risate mattutine di ragazzine che presentivano già l’estate, che parlavano del ragazzo, della prova bikini, delle prossime interrogazioni, della loro vita banale e straordinaria che avrebbero avuto il diritto di ricordare da adulte con il rimpianto della spensieratezza.
Il male esiste, opera nel mondo come forza, spesso nascosta dietro una facce rispettabili, che plasma le scelte degli esseri umani attraverso la paura, la violenza e il terrore, ma il male non dovrebbe avere il diritto di toccare i nostri ragazzi, non dovrebbe mietere con il fuoco e col ferro fiori di campo, non dovrebbe brutalizzare e dilaniare i nostri sogni che crescono, le speranze dei nostri figli che aspettano l’amore.
Non dovrebbe poter mai spezzare il sorriso di una bella bambina pugliese.
ANPI ARCIPELAGO TOSCANO, CIRCOLO PERTINI ELBA , ARCI PIOMBINO ELBA VAL DI CORNIA -Vanno seguite le strade della solidarietà e della condivisione tra le forze sociali e politiche
Una mostruosità il vile attentato di Brindisi, forse un atto di terrorismo. Ma è presto per dirlo e le associazioni che sottoscrivono questo comunicato condannano decisamente l'atroce episodio, come un fatto destabilizzante, che mina la vita democratica e giustamente dal ministero si parla di un fatto anomalo; mai nella storia d'Italia si era voluto colpire studenti anzi studentesse, tanto da pensare istintivamente che dietro il dramma ci sia la mano di un folle. L'evento, infatti, ha dell'incredibile, seppure non molto lontano dal luogo doveva passare la Carovana antimafie, sebbene l'istituto professionale colpito porti il nome di Sorvillo Falcone. Esprimiamo la piena solidarietà e il cordoglio alle famiglie colpite dal lutto frutto di questa tragica mattinata, ma anche ai feriti e i loro cari. Confidiamo sull'azione delle forze dell'ordine e dello Stato, sperando siano in grado di far luce sull'accaduto e sappiano individuare il responsabile o i responsabili. Un attentato forse contro la società stessa, che sta vivendo da tempo crisi di valori e di giustizia sociale. L'unica risposta a tali eventi drammatici e confermare la fedeltà e l'unità nella nostra Costituzione democratica, nei suoi principi fondamentali in essa contenuti. Occorre rafforzare l'impegno, costante, teso al miglioramento della vita in Italia, puntando ad eliminare differenze sociali e ad abbattere privilegi. I cittadini devono riscoprire cosa voglia dire vivere con un minimo di serenità, non minacciati da situazioni finanziarie assillanti, in mezzo ai numerosi problemi della vita. Vanno seguite le strade della solidarietà e della condivisione tra le forze sociali e politiche, impegnate anche ad abbattere ogni situazione che alimenti, anche solo indirettamente, esasperazione e divisione.