“Clear Label”, etichetta chiara, questo è il nome dell’operazione complessa di polizia, disposta dal Comando Generale della Guardia Costiera, che si è svolta su tutto il territorio nazionale a dicembre e durante tutte le appena festività natalizie, in cui si è ulteriormente intensificata l’attività di controllo.
2,5 tonnellate di prodotti ittici sequestrati è stato il risultato operativo della Direzione Marittima di Livorno – Centro Controllo Pesca dell’area Toscana, comandata dall’Ammiraglio Arturo Faraone, che ha coordinato nelle ispezioni tutte le Capitanerie ed uffici marittimi dipendenti dislocati sulla fascia costiera regionale.
In particolare all’isola d’Elba il personale della Capitaneria di Porto di Portoferraio ha effettuato circa 70 controlli a terra e a mare nei confronti di unità da pesca, punti di sbarco delpescato, grossisti, punti vendita al dettaglio e pescatori sportivi. Il risultato è stato di tre sequestri e 8 sanzioni amministrative per un totale di circa 7000 euro.
Nel corso dei controlli è stata verificata la regolarità dei prodotti pescati e detenuti, in relazione ai divieti di pesca ed agli attrezzi utilizzati, ponendo particolare attenzione al rispetto delle norme disciplinanti la pesca sportiva ed alle fattispecie riconducibili alla contraffazione dei prodotti, riguardanti, soprattutto, la regolarità delle etichette poste sui banchi nel commercio al dettaglio, la documentazione di accompagnamento della merce, cosiddetta “Tracciabilità” e la veridicità delle informazioni fornite al consumatore, ai fini della tutela dalle frodi e dagli inganni.
Le più frequenti violazioni commesse attengono proprio al mancato rispetto delle appena citate norme inerenti la rintracciabilità del prodotto, nonchè all’utilizzo di attrezzi non consentiti e/o alla cattura di quantità di pescato superiori ai limiti legalmente imposti per la pesca sportiva.
In particolare il personale della motovedetta CP725, specificatamente assegnata alla Guardia Costiera di Portoferraio per la vigilanza in materia di pesca, ha sequestrato, oltre a diverse quantità di prodotto ittico, anche due reti da pesca per una lunghezza totale di circa 3500 metri, non idoneamente
posizionate nelle acque insulari, tra cui una lunga circa 3000 metri, all’interno della zona a tutela integrale dell’area naturale marina di interesse nazionale dell’Isola di Pianosa.
L’attività di controllo proseguirà anche nel 2014, in linea con le disposizioni del Comando Generale delle Capitanerie di Porto e sulla scorta delle indicazioni del Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali che pubblicamente ha apprezzato il lavoro degli uomini della Guardia Costiera per l’operazione “Clear Label”.