Da un recente studio è emerso che i bisogni di salute dei cittadini, segue uno schema naturale ben definito così rappresentato: sani, cronici, cronici riacutizzati, acuti, emergenza. Oggi prendiamo in considerazione i “sani” che sono la maggioranza.
Ai sani, serve la prevenzione e la salubrità dell’ambiente, dell’acqua, degli alimenti e del posto di lavoro. Per prevenzione s’intende l’individuazione e il trattamento di quelle cause prima che diventino malattia quali tumori e malattie cardiovascolari, quindi ai sani non serve nell’immediato un ospedale, servono però, servizi diagnostici funzionanti e dei medici di base più attenti a individuare la probabile causa del dolore prima di prescrivere esami clinici o cure farmaceutiche. Oggi per avere una diagnostica preventiva o di accertamento in ospedale, occorrono dai tre agli undici mesi oppure si deve ricorrere a una struttura privata dove lo stesso accertamento, può essere eseguito nel giro di pochi giorni.
La struttura privata che all’Elba offre un ottimo servizio avvalendosi di medici di provata professionalità applicando costi contenuti è “ l’Elba Life”; ma per chi non si può permettere questa spesa, e sono in tanti in particolar modo anziani a basso reddito, devono aspettare il turno di prenotazione assegnato dalla sanità pubblica. L’attesa, in molti casi assurda per un esame preventivo, a volte può produrre un grave danno alla salute poiché in alcune patologie la tempestività nell’individuazione della natura del male, può salvare da un lungo calvario deleterio per il paziente e dannoso, nel tempo, per le casse dell’Azienda sanitaria.
Se L’ASL6 favorisse la prevenzione, con una diagnostica in tempi accettabili, si avrebbe un sicuro risparmio economico e si avrebbero meno pazienti negli ospedali.
Francesco Semeraro