L’Elba, nel suo continuo sviluppo, sta piano piano diventando una palestra, una scuola d’eccellenza a cielo aperto per i nostri ragazzi. Sono ormai lontani i tempi in cui ci si sentiva davvero “isolati”, non tanto per le caratteristiche insite in un’isola, ma come abitanti di un luogo di provincia, indietro sulle novità e le mode. Le impressioni che uno provava in occasione di una visita per esempio a Milano perfino negli anni ’70, ’80, sensazionale brivido della grande città, sono oggi paragonabili forse solo a un eventuale e non improbabile viaggio a New York, o Los Angeles. Conseguenze della globalizzazione? Certo, ma anche conseguenza della grande varietà di stimoli, intellettuali ed emotivi, che giungono a noi in continuazione.
Il cambiamento in atto rispetto ai vecchi tempi è proprio il loro movimento inverso. Prima, per essere esposti alle novità, andavamo in continente, dovevamo essere noi a spostarci e cercare. Adesso, invece, il mondo ci viene a trovare. La nostra storia è cosi evoluta che siamo i grati beneficiari di tutta una serie di eccellenze nei campi più svariati.
È una grande soddisfazione e gioia poter immaginare i ragazzi esposti a tutta questa varietà di stimoli. In questi giorni la “Settimana delle Farfalle dell’Arcipelago Toscano” ha offerto sollecitazioni di grande qualità. Uno degli entomologi, Leonardo Dapporto, un professore con il dono di riuscire a comunicare con efficacia ed entusiasmo la propria materia, ha ricordato che solo chi conosce bene le cose si arrabbierà e si adopererà per la loro difesa: imparare, conoscere le cose le fa sentire proprie.
Riceviamo sollecitazioni nel campo della musica, teatro, scienza, arte, archeologia, restauro, nautica, ristorazione, discipline sportive, agricoltura, pastorizia, botanica,
Sembra quasi che sia nata un’organizzazione tesa ad offrire ai giovani preziose indicazioni, un aiuto e uno stimolo per scegliere i corsi di studio, o la loro futura professione, per la creazione di una nuova generazione di elbani impegnati in un mondo dinamico che li sta chiamando. Ci sono professioni altamente specialistiche; altre, la maggioranza, mai prese in considerazione prima, che salgono in cima alle preferenze; altre ancora che stanno scomparendo, o trasformandosi.
Le scuole in un certo senso hanno un’arma potente a supporto del programma accademico, se riusciranno ad aprirsi a tutte queste novità, e a mettere i propri scolari e studenti a contatto diretto con i vari specialisti. Uscire dalle aule, approfittare di questa ricchezza intellettuale ed empirica oggi così diffusa, potrà davvero modellare un’Elba virtuosa, che da isola provinciale si trasformerà così in un’isola di privilegi guadagnati e di privilegiati veri.
Cecilia Pacini