Venerdì 12 settembre si è tenuto presso la sala Congressi De Laugier il 3° CONVEGNO su “Sport e Medicina” con una interessantissima agenda concernente “Terapia e Riabilitazione delle Lesioni Sportive” e “Sport Terapia nel Disabile” . Il Convegno si è articolato dalle ore 10,00 alle ore 16,30 con interventi di eccelsi professionisti del settore. È stato trattato “della qualità tra sport e salute” (Dott.ssa Maria Luisa Chiappa), “di sport è vita” (Dr. Claudio Bardini) , “delle A.F.A. (attività fisiche adattate) (Dr. Giovanni Mintrone) , di “scuola disabilità e sport” (Dr. Claudio Bardini), di “etica sport e salute” (Dr. Enrico De Marchi), di “sport e salute per i cittadini fragili” (Dr. Francesco Benvenuti), della “patologia di spalla e ginocchio acuta e cronica di interesse sportivo” , di riabilitazione sportiv , “ di certificazioni mediche ed aspetti legislativi” (Dr. Pierluigi Vecchio) per terminare alle 16,30 con la premiazione dei giovani sportivi elbani per i brillanti risultati raggiunti (D.ssa Roberta Miliani). Il Convegno ha avuto il patrocinio del Comune di Portoferraio con l’eccezionale supporto tecnico di ELBA LIFE.
Ho assistito dall’inizio alla fine di questo interessantissimo convegno e non posso esimermi dal fare alcune brevi, ma sentitissime, riflessioni su ciò che mi ha da cittadino profondamente colpito.
Ho assistito ad un convegno di elevatissima caratura professionale, nonché umana, di tutti indistintamente i relatori medici da una vita dediti alle tematiche sportivo-riabilitative per i normodotati ma particolarmente per i disabili è stato un dibattito di un interesse in sé difficile da riscontrare in un pubblico dibattito qui c’era non solo l’eccelsa specifica professionalità dei relatori ma anche e particolarmente il cuore vivamente pulsante di medici sportivi tesi a ridare la possibilità di rigioire e di riprendere a vivere con serenità ai disabili cronici,sono stati toccati gli aspetti normativi, medici, etici, di qualità della vita mediante un sano sport, il tutto mai disgiunto dall’obbiettivo nobilissimo di integrare nello sport “a pieno titolo e pari dignità” la purtroppo numericamente non irrisoria quantità di soggetti, giovani e meno giovani, che per le più disparate ragioni si sono trovati a vivere una vita in carrozzella. Dal dibattito è emerso un punto fermo, e cioè che oggi la scienza medico-sportiva consente di riportare a vita pressoché normale gran parte dei disabili cronici un convegno dove tutto, nel rapporto “ medico sportivo-traumatizzato” è stato incentrato sul concetto di persona, non di puro e semplice malato. Un convegno di una elevatissima connotazione psicologico-pedagogico-didattica. Ho percepito una cultura medico-sportiva come manifestazione dell’umano sentire del medico teso a rendere più vivibile, sopportabile fino a gioirne il trauma fisico e/o psichico subito…alle spalle di questi medici dello sport vi è una ricerca continua che ha attraversato tante storie di vita vera di disabilità da cui hanno tratto un incomprimibile stimolo a fare sempre più e sempre meglio tutto il possibile, sia medicalmente che tecnologicamente, pur di entrare in piena condivisione con chi è stato meno fortunato di altri questa è medicina con la “ M “ maiuscola… Quello che mi ha sconcertato è stato come, di fronte ad una professionalità medico-sportiva che si è prodigata, con profonda inusuale sensibilità umana, per illustrare le infinite possibilità riabilitative di soggetti sia normodotati che disabili. Non abbiano avuto la sensibilità ed il dovere-piacere di essere presenti i rappresentanti degli altri 7 comuni elbani, le tante famiglie elbane che hanno figli/e che fanno sport per ascoltare quanto di bene può fare la medicina delle sport per i loro figli/e in caso di traumi di varia natura per poter essere curati ed in tempi ragionevoli riammessi nel ciclo sportivo e di vita a pieno titolo , i gruppi sportivi elbani mentre nel contempo sia Portoferraio che il resto dell’Elba è riempita di manifesti che invitano la nostra gioventù ed anche i meno giovani a frequentare corsi invernali di nuoto, di basket, di tennis, di calcio , di rugby e di quant’altro da cittadino portoferraiese sento di elogiare l’Elba Life ed il Comune di Portoferraio per avere promosso per il terzo anno un dibattito in cui chiunque aveva tanto da apprendere sul piano pratico riablitativo-sportivo oltre che sulla dedizione dei medici dello sport nel cercare con pervicacia di trovare ogni via tecnica e medica per ridare speranza di vita vera alla disabilità così numerosa nella nostra società . Ho partecipato ad un dibattito che lascia un profondo segno nell’anima e nelle conoscenze di un semplice cittadino nell’aprire orizzonti su realtà poco conosciute, su quanto questi medici dediti alla riabilitazione generale ed in particolare alla disabilità siano meritori di un generale corale plauso di noi elbani tutti … in un convegno di medicina dello sport c’ è molto da apprendere per il benessere psico-fisico di ciascuno di noi individualmente preso ma particolarmente dei propri figli o nipoti che quasi tutti oggi praticano più di uno sport...la valenza etico-sportiva è stata incomparabile. Un grazie sincero all’Elba Life ed al Comune di Portoferraio per quanto messo in atto; la presenza del Dr. Porfido, Direttore Generale dell’ASL 6 livornese, del Dr. Donigaglia, del primario di medicina Dr. Fabiani, del primario di ortopedia-traumatologia Dr. Gabellieri e di altri medici ha consentito un franco dibattito aperto a domande del pubblico degno della più grande attenzione. Insieme ad una calorosa menzione elogiativa e riconoscimento ai promotori, sento di rivolgere un invito alle istituzioni locali, alla Provincia, alla Regione, all’Asl livornese ed agli sponsor privati di supportare simili iniziative perché in questi dibattiti c’è il cuore pulsante, vero e genuino, di équipes medico-sportive degne della più grande ammirazione e plauso per ciò che hanno contribuito coi loro studi specifici a portare la medicina sportiva e la riabilitazione alla portata di ogni essere umano, dalla normalita alla disabilità senza distinzione di sorta.
Luciano Campitelli