Roma, 6 luglio 2012 – Stop all’attendamento dei circhi con animali sul territorio dell’Isola d’Elba e approvazione di regolamenti che, sull’esempio di quelli approvati in altri Comuni, vietano espressamente l’impiego di animali esotici e selvatici sotto i tendoni.
«Usare la coercizione e la deprivazione per obbligare gli animali a cimentarsi con acrobazie per loro innaturali, rappresenta un vero maltrattamento. Non l’unico, però, poiché spesso essi sono anche costretti a vivere in condizioni veramente penose», denuncia Nicoletta Affini, presidente della locale Sezione Enpa, che aggiunge: «Abbiamo constatato che a Marina di Campo, dove proprio in questi giorni è attendata una insegna circense, molti esemplari sono tenuti all’interno di veicoli e container parcheggiati al sole; una leonessa è stata addirittura rinchiusa in una gabbia piccolissima, senza acqua e senza alcun riparo dal sole. Il povero felino non può far altro che rigirarsi nervosamente tra i pochi metri quadrati»
Per questo l’Enpa dell’isola d’Elba ha sollecitato l’ intervento del Comune di Marina di Campo e del Corpo Forestale dello Stato, deputati a garantire in via prioritaria le attività di prevenzione dei reati contro gli animali puniti secondo la legge 189 del
Con l’occasione l’Enpa ricorda che gli “spettacoli” circensi non hanno nulla di educativo, soprattutto per i bambini. Anzi: assistere a questo tipo di esibizioni è un modo per avallare una terribile forma di sfruttamento ai danni di altri esseri viventi e per sostenere anche finanziariamente coloro che se ne rendono responsabili.
Ente Nazionale Protezione Animali