La “Festa della Regione Toscana” è stata introdotta nel 2000 per celebrare, il 30 novembre, la nostra regione. Quest’anno l’edizione 2014 ha un titolo e un indirizzo specifici: “Toscana. Guardare oltre. I nostri confini, le nostre abitudini, le nostre convinzioni. Per una Toscana terra del mondo”.
Relatrice oggi, domenica 30 novembre, alla “Festa della Toscana” a Portoferraio, sarà la socia di Italia Nostra Annamaria Contestabile, apprezzatissima ex docente di diritto e economia nelle nostre scuole elbane, che ricorderà questa data in cui ricorre l'anniversario della Riforma Penale promulgata, nel 1786, da Pietro Leopoldo di Lorena, Granduca di Toscana (1765-1790). Con tale Riforma la Toscana divenne il primo Stato al mondo ad abolire la pena di morte.
La chiusura della rassegna intitolata “Portoferraio Com’era” è stata posticipata a lunedì 1 dicembre per agevolare la visita alla mostra di altre classi delle scuole elementari locali che si sono alternate durante le mattine di questa settimana. Un flusso continuo di scolari ha infatti vivacizzato la sala della Gran Guardia, le cui foto e soprattutto la proiezione di immagini hanno suscitato grande curiosità tra i bambini.
La partecipazione dei nostri ragazzi rappresenta infatti una priorità negli obiettivi di questa edizione della “Festa”. Nella seconda parte, sabato 6 dicembre, ci rivolgeremo agli studenti delle superiori di tutti gli istituti elbani, per un convegno-dibattito che li vedrà soggetti privilegiati di un dialogo sul nostro paesaggio, nel confronto tra passato e futuro.
La mostra allestita presso la Gran Guardia a cura dell’ “Università del Tempo Libero” è stata infatti il primo dei due eventi che compongono la “Festa della Toscana” a Portoferraio, e nonostante abbia riguardato il capoluogo, comprendeva tuttavia numerose implicazioni per tutta l’Elba. Abbiamo assistito a proiezioni, conferenze, interventi di testimoni del nostro mondo, quello passato su cui si fondano le nostre radici e la nostra storia, per proiettarci nel futuro.
Si legge nel comunicato della Regione che si tratta di “un’occasione per meditare sulle radici di pace e di giustizia del popolo toscano, per coltivare la memoria della sua storia, per attingere alla tradizione di diritti e di civiltà, per consegnare alle future generazioni il patrimonio di valori civili e spirituali, che rappresentano la sua originale identità…”.
Appuntamento oggi alla Sala della Gran Guardia, domenica 30 novembre, alle ore 16:30.
ROBERTO MARINI
ASSESSORATO ALLA CULTURA E TURISMO