“Occorre guardare oltre, come suggerisce il tema della Festa della Toscana di quest'anno.” Così ha esordito il nuovo dirigente scolastico del Comprensivo di Marina di Campo, Enzo Giorgio Fazio e lo ha fatto in un auditorium della scuola media Giusti, gremito di insegnanti, genitori, nonché autorità militari e comunali, con in testa il sindaco Lorenzo Lambardi.
Scopo dell'incontro di sabato 29 è stato il creare un nuovo movimento, intorno al mondo della scuola, in grado di realizzare strategie sempre più potenti, al passo coi tempi, al servizio degli studenti chiamati alla scoperta dei valori dell'isola. “Può tornare utile anche l'apporto di un team di esperti- ha detto al termine dell'incontro Fazio- costituito da dirigenti e insegnanti che ora sono in pensione. Sono un patrimonio di esperienza da sfruttare”. Non a caso il dirigente scolastico aveva invitato Ivo Gentili, Luciano Giorni, Pierluigi Petri e altri presidi che hanno agito negli scorsi anni ed anche i docenti che hanno terminato il servizio, come Elena Zoleo, Italia Pascucci, Antonio Galli e altri.
“La scuola - ha proseguito il dirigente- ha bisogno del contatto forte con il territorio, di uscire dalle aule e creare apprendimenti che coinvolgano i ragazzi”. Per stimolare a tali concetti si è avvalso della collaborazione di Giorgio Giusti, già presidente dell'Associazione "La Torre", appassionato di storia locale, che ha fatto da conduttore. E una buona parte dell'incontro, sempre al fine di promuovere il nuovo progetto, ha visto protagonista l'ex docente di arte di un giovane Fazio, Italo Bolano, chiamato a dire della sua esperienza di artista ormai noto in tutta Europa. Attraverso video e immagini, coadiuvato dalla moglie Alessandra Ribaldone, il pittore espressionista astratto, ha narrato la sua vita per arrivare a dire che è l'amore, la passione per la propria terra, il segreto per ottenere i massimi frutti. “L'Elba è un patrimonio da vivere – ha sentenziato- conoscendone ogni aspetto storico, culturale ambientale. Si può dire che quando dipingo intingo il pennello nel mare e ho realizzato anche un museo d'arte diffusa per l'isola; il maggior numero di mie opere sono qui nel campese”. E quindi un principio del genere va trasferito nella scuola: massima attenzione ed amore verso i giovani, superando le note difficoltà socioeconomiche, se tutti vorranno creare un clima di cooperazione su tali obiettivi. I presidi sono stati quindi invitati ad esprimere il loro pensiero e Luciano Giorni ha concordato col bisogno di immergersi nel territorio per apprendere ogni aspetto e sentirsi fieri della condizione isolana. C'è bisogno insomma di una collaborazione tra tutte le componenti della scuola e le forze politiche e sociali esistenti nel Comune e sull'isola. Importanti anche le esperienze che i ragazzi possono fare con scambi culturali tra istituti, anche in vista del futuro, che prevede per loro altri impegni fuori dell'isola. “La lezione frontale tradizionale- ha concluso Fazio- non può essere sufficiente, dobbiamo creare strategie alternative utili alla crescita e alla formazione dei giovani che devono essere preparati ad affrontare il viaggio della vita e di certo, nelle nostre uscite, ci saranno anche incontri al “Giardino dell'arte” di San Martino di Bolano”. Nella discussione si sono inoltre registrati gli interventi di Gina Deni, Giuseppe Battaglini ed altri docenti.