Cari amici di Elbataste,
vorrei replicare su alcuni aspetti del vostro articolo (La promozione dell’Isola d’Elba e l’enogastronomia) che potrebbero risultare fuorvianti.
In primo luogo la presenza al quinto posto dell’enogastronomia nell’elenco delle eccellenze elbane non corrisponde ad un quinto posto nelle priorità, la Gestione Associata sta lavorando attivamente su tutti i temi esperienziali citati e l’ordine di apparizione non implica scelte di priorità. Anzi, la ricchezza turistica dell’Elba è legata alla perfetta combinazione di tutti i temi esperienziali di offerta, che vanno a costituire lo stile di vita caratteristico che solo noi possiamo offrire ai turisti, cioè l’Elba Lifestye.
In secondo luogo, nell’ottica dell’integrazione esperienziale, e nel caso specifico dell’integrazione dell’offerta legata ai segmenti interessati al biking e al diving, l’obiettivo è di costituire due reti di operatori che i nostri esperti definiscono “eterogenee”, ossia trasversali ai diversi settori, che integrino anche una proposta enogastronomica specifica per tali tipologie di turisti. Il lavoro su tali temi esperienziali servirà inoltre da base conoscitiva e da modello operativo per estendere il lavoro su tutti gli altri aspetti distintivi dell’Elba, in cui l’enogastronomia elbana avrà indubbiamente un posto di risalto.
In terzo luogo, sarei lieto di sapere quali sono “Tutte le ricerche che sono state presentate alla BTO quest’anno” per potere comprenderne l’ambito e i risultati; una citazione così generica, come indicata nell’articolo, mi rende difficile dare una valutazione, anche se concordo in generale sull’importanza dell’enogastronomia nel mix di offerta elbana di valore.
Già nei fatti, anche nel corso del 2014 la ricchissima offerta enogastronomica dell’Elba è stata comunicata sia sui social media di Visit Elba, sia sulla stampa e in TV, ad esempio, solo per le uscite sui media tradizionali, senza contare gli innumerevoli post sui social media, posso citare: per l’Italia su Sereno Variabile in cui si è parlato del caciucco all’elbana nonchè del baccalà; Linea Verde di maggio in cui si è parlato della Palamita; settimanale F di giugno in cui si è parlato dell’Aleatico; Il Mare più Bello del Touring di giugno in cui vi è stato un intero capitolo dedicato alla cucina con piatti e prodotti principali; per quanto riguarda l’estero: il trimestrale sul turismo ELIT dell’Austria, in cui in giugno sono state riportate alcune ricette Elbane come Stoccafisso e Aleatico; la radio nazionale austriaca ORF in cui a maggio si è parlato di cucina elbana, con l’intervista ad Alvaro Claudi sulle ricette Napoleoniche; la trasmissione in mondovisione EuroNews, in cui a maggio si è parlato di cucina elbana con l’intervista ad Alvaro Claudi sulle ricette Napoleoniche; la TV tedesca Deuthsche Welle, in cui a maggio si è parlato di Elba e di Palamita; il quotidiano tedesco Hamburger Abendblatt, in cui ad aprile si è parlato di Birra Elbana; il mensile della Repubblica Ceca “Cucina Italiana”, in cui a dicembre si è parlato di Aleatico. In piena sincerità mi sembra un risultato considerevole.
Quest’anno, in affiancamento alle attività di comunicazione social, stampa e TV, in occasione dell’Expo 2015 è stato previsto nel piano di comunicazione un progetto speciale di comunicazione sull’enogastronomia legato all’Expo 2015, per il quale nel 2014 sono già stati predisposti 10 video delle principali ricette elbane, ma che non si limiterà a tali video e che ci consentirà di comunicare la nostra offerta enogastronomica in un anno in cui l‘attenzione è rivolta al tema dell’alimentazione.
Tengo a precisare che, sia io sia i nostri esperti, siamo ben consapevoli dell’importanza dell’offerta enogastronomica elbana per lo sviluppo del turismo, del legame trasversale che ha con tutti i temi di offerta esperienziale e del rapporto che questa offerta ha con la cultura e la tradizione del nostro popolo e con l’immagine positiva che possiamo e dobbiamo trasmettere ai turisti ed ovviamente intensificheremo le relazioni con i soggetti dell’enogastronomia già avviate nel corso del 2014.
Inoltre, proprio per l’importanza che riveste l’aspetto enogastronomico per il turismo elbano, stiamo analizzando con grande passione i nostri concorrenti nazionali ed internazionali per comprendere le migliori mosse da effettuare nel settore enogastronomico. Un esempio tra tutti è l’ottimo lavoro svolto dall’Australia, con la sua efficace iniziativa Restaurant Australia, concepita per scalare le classifiche internazionali dei territori a vocazione enogastronomica e che teniamo in grande attenzione anche per i nostri sviluppi futuri.
Concludo con la considerazione che, visto il mestiere che fa, non mi sarei aspettato altra valutazione da Carlo Petrini, che però considero banalizzante di un settore, quello del turismo, molto complesso e in cui è necessario lavorare con passione e con perizia su una molteplicità di aspetti e con un gran numero di soggetti, per attrarre e mantenere i turisti e per competere con destinazioni e territori sempre più aggressivi e numerosi, come noi della Gestione Associata stiamo facendo e, sono convinto, bene.
Ruggero Barbetti