«Una tappa storica per la comunità di emigrati sardi residenti all’Elba» commenta Patrizia Cucca, alla guida dell’associazione dal 2011, «che premia la passione e l’attaccamento delle diverse centinaia di sardi che vivono e lavorano sull’isola ai valori della terra d’origine. E’ un risultato che ci gratifica e che ci incoraggia a proseguire con maggiore entusiasmo e determinazione – prosegue la presidente - perché da qui finalmente si parte.
Fino ad oggi siamo andati avanti a piccoli passi, eventi fissi e iniziative estemporanee, ora è giunto il momento di costruire qualcosa di più solido e significativo a sostegno di tutti i migranti approdati all’Elba, non solo della comunità sarda che, come tutte le comunità di migranti di tutte le nazionalità, ha sperimentato e continua a sperimentare sulla propria pelle cosa significa essere cittadini del mondo che si recano per il mondo in cerca di lavoro e di nuove opportunità professionali e sociali, con il cuore, però, rivolto sempre alle proprie radici». Così è stato ed è per gli elbani e così è stato ed è per i sardi e per le altre, seppure meno numerose ma non meno preziose, comunità di immigrati residenti sull’isola.
Il riconoscimento della Giunta regionale sarda corona un sogno accarezzato per anni. «Lo corona per due ragioni essenziali» spiega ancora la presidente. «Primo perché ufficializza la presenza della comunità sarda sul territorio, secondo perché conferisce una veste istituzionale all’attività dell’Associazione Bruno Cucca, che di fatto diventa un presidio istituzionale della Sardegna all’isola d’Elba. Con il riconoscimento potremo guardare al futuro con maggiore serenità e la forza di una istituzione nazionale alle spalle e potremo dar vita a progetti e servizi di natura culturale e sociale, per i quali siamo nati e per i quali ha senso l’esistenza stessa dell’associazione»
L’appuntamento del 28 e 29 luglio sarà dunque un omaggio ai migranti, nell’accezione più vasta del termine: a chi ha lasciato lo Scoglio e a chi sullo Scoglio è approdato, ai molti elbani che hanno cercato e trovato fortuna altrove e ai sardi che, al pari di siciliani, ponzesi e delle diverse comunità di extracomunitari, sull’isola si sono costruiti una nuova vita. Questo il taglio e il messaggio dell’edizione 2012 delle Giornate della Sardegna.
Quest’anno anno, in piazza della Repubblica, a Portoferraio, saranno protagonisti il canto tradizionale sardo e il balletto in costume e, nell’Anno del Canto a Tenore, i Tenores di Oliena (il 2012 è stato designato dalla Fasi l’Anno del Canto a Tenore, riconosciuto patrimonio dell’Umanità da parte dell’Unesco).
L’arte in canto, ballo e musica sarà completata da un ricco assortimento di specialità enogastronomiche della Sardegna: malloreddus alla campidanese, pennette alla bottarga di Cabras, maialetto allo spiedo, maialetto alla vernaccia, pecora bollita, panino con la salsiccia, sebadas, birra Ichnusa, cannonau e bibite.
A calcare il palco sabato 28 luglio sarà la giovane Cecilia Concas, affiancata da Paride Pusceddu (percussioni, batteria e voce), Esmaralda Tola (fisarmonica, sax e voce), Diana Puddu (voce), Mario Picci (chitarre), Marco Bande (organetto diatonico). Nelle sue origini (padre campidanese e madre sorsese) la spinta per racchiudere la tradizione a tutto campo, partendo dal bel canto logudorese fino al ritmo sorprendente dei balli campidanesi, passando per le coinvolgenti trallallere. Di questa carismatica e brillante artista dalle straordinarie doti canore, basta citare l’ultima produzione discografica, «Balla», uscito nell'estate del 2011, contenente anche un brano cantato in duetto con Giuliano Marongiu, compositore e poeta, cantautore e musicista di riferimento per il panorama artistico sardo.
La serata di domenica 29 luglio vedrà protagonista assoluto il ballo tradizionale sardo e il Canto a Tenore. Ad esibirsi nel costume tipico di Oliena, quattordici ballerini dell’associazione culturale Su Durdurinu, accompagnati da un fisarmonicista e da quattro Tenores. Durante l’esibizione saranno eseguiti i balli più cari alla tradizione di Oliena (S’Arciu, Su Passu Torrau, Su Nugoresu, S’Arciu Antigu e Su Durdurinu) e i canti tradizionali tipici del repertorio dei Tenores (Sa Presentada, Sa Seria, Sa Lestra, Sos Ballos de Uliana, I Ammuttos).
Anche quest’anno, sarà possibile acquistare prodotti tipici sardi (pane, formaggio, dolci, salumi, miele, vino etc...) grazie alla presenza di uno stand attrezzato.
Presente anche un punto informativo dell’Associazione per i soci che desiderano rinnovare la tessera e per chi desidera associarsi per la prima volta a sostegno dell’attività del Circolo.
Associazione Bruno Cucca