Ieri pomeriggio sono incappato in un a mio avviso, increscioso inconveniente.
Dovevo rientrare all’Elba ed avevo programmato di imbarcarmi sul traghetto Toremar in partenza da Piombino alle15.40. Per problemi di traffico sono arrivato al parcheggio della stazione marittima a pochissimi minuti dalla partenza, quindi salgo di corsa le scale, lasciando mia moglie in auto. Alla biglietteria, non avendo per la fretta portato con me il documento di mia moglie, l’impiegata si rifiuta di farle il biglietto, dicendomi “vada a prendere il documento”, ma in quel caso avrei perduto tempo e la possibilità di salire su quella nave. L’impiegata allora mi tranquillizza e dice “lo faccia a bordo”.
Come si può vedere l’orario in cui mi è stato fatto il biglietto è delle 15.35.
Al momento di entrare nel garage faccio presente all’addetto che devo fare il biglietto per mia moglie a bordo e lui di rimando “allora mi dia un documento della signora”. A parte il fatto che non è un rappresentante delle forze dell’ordine e quindi mi chiedo a che titolo voglia assicurarsi dell’identità di un passeggero, se non che trattiene il documento, suppongo per paura che una volta entrato nei saloni avrei fatto lo gnorri e non pagato quanto dovuto.
Saliti quindi all’interno dei saloni al banco preposto, l’addetto ci chiede di aspettare sino a quando un collega gli porterà il documento. Quando finalmente arriva il tutto, ci stampa il biglietto però con una maggiorazione di € 1.01, che non è una grande somma, ma se facciamo la percentuale rispetto alla cifra “normale” che è di € 3.24, praticamente è una “multa” del 33%.
Parecchio salata per essere un cittadino incolpevole che non aveva nessuna intenzione di passare gratis. Sarebbe bastato che la signora della biglietteria dopo aver creduto ai miei documenti, avesse segnalato via radio il nostro arrivo, in modo da mettere in grado l’addetto all’imbarco di verificare il documento e la veridicità di ciò che asserivo, e nel caso contrario Toremar avrebbe avuto .il diritto di multarci.
Detto questo però vorrei fare presente che vedersi trattenere il documento personale di un libero cittadino, non è per niente tranquillizzante, ma anzi molto umiliante. Ci siamo sentiti presunti ladri, e sinceramente non so sino a che punto tutto ciò sia ammissibile.
Consiglio vivamente al presidente di Toremar, di trovare un’altra forma più civile per controllare i falsi residenti e di dare la possibilità di pagare il biglietto a bordo senza sovrattassa alcuna.
Tanto più che per i non residenti detto dalla persona preposta la maggiorazione è di 5€. Un salasso, che in tempi di strettissima contingenza economica e vorrei aggiungere anche etica, non mi pare sia proprio il caso di mettere in atto.
Roberto Borra