Successo oltre le più rosee aspettative per la V edizione delle Giornate della Sardegna, che il 28 e il 29 luglio ha richiamato sul lungomare e nel centro storico di Portoferraio circa diecimila persone. A tenere alta la bandiera della Sardegna quest’anno sono stati la cantante Cecilia Concas, i Tenores e il Gruppo folk Su Durdurinu di Oliena.
Eccellente interprete, nella serata di sabato la Concas ha trascinato il pubblico accorso in piazza della Repubblica con alcune delle più celebri ballate e sonate del repertorio tradizionale, integrato da una selezione di brani delle sue produzioni più recenti, tra cui la ormai celebre “Balla”, cantata insieme al poeta cantore Giuliano Marongiu nell’ultima raccolta musicale prodotta da Gio Leopardi e distribuita da Zentenoa. L’artista campidanese ha intrattenuto gli spettatori, tra cui diverse centinaia di turisti, fin oltre la mezzanotte, dando vita ad uno spettacolo raffinato che ha evocato timbri e sonorità tipicamente mediterranee.
Domenica a calcare il palco della manifestazione sono stati i diciotto elementi dell’Associazione Culturale Su Durdurinu di Oliena, che hanno mostrato uno spaccato della cultura millenaria della Sardegna e in particolare della Barbagia. Meravigliosi i costumi tradizionali indossati dalle sette coppie di danzatori e dai quattro tenores. Abiti realizzati totalmente a mano con l’utilizzo di tessuti prodotti in Sardegna, tra cui velluto, tersiopel e broccato di seta. Preziosi i gioielli in filigrana d’oro, d’argento e corallo rosso, sfoggiati dalle giovani danzatrici. Un fine esempio di artigianato tessile e orafo di straordinaria bellezza, che ha contribuito a rendere magico e ancora più affascinante il viaggio nell’entroterra sardo offerto in questa edizione attraverso il balletto e il canto a tenore. Toccante l’esibizione dei quattro tenores, la cui armonia corale ha echeggiato in una piazza letteralmente incantata da questa che è la massima espressione canora della Sardegna. Per tutta la serata le quattro giovani voci hanno accompagnato l’esecuzione dei balli olianesi tradizionali con poesie d’amore e muttetti alternandosi all’organetto diatonico.
Particolarmente emozionante, dunque, lo spettacolo organizzato quest’anno dall’Associazione Bruno Cucca, che ha ottenuto il 19 giugno scorso il riconoscimento ufficiale della Regione Sardegna. Ad essa va il merito di aver individuato una formula che combina egregiamente contenuti e risorse di elevato spessore artistico e culturale con un’offerta enogastronomica di qualità che ogni anno si dimostra una carta vincente.
Patrizia Cuca Foto: Emanuele Schemmari