Colgo l’occasione di poter “usare”il vostro giornale perché è la prima volta che vengo con il mio compagno all’Elba, ed al momento della prenotazione del traghetto siamo rimasti sconcertati in primis dai prezzi a nostro avviso alquanto esosi, e poi dalla bolgia che abbiamo trovato sui siti.
Per fare un esempio due anni fa eravamo in Croazia e spendemmo 18 euro per taghettare una macchina e due passeggeri, mentre per il viaggio da Piombino a Portoferraio di sabato con la compagnia Moby speso 79.70 euro di cui un totale di 28.70 di tasse diritti, oneri e costi, mentre rientriamo con Toremar da Portoferraio spendendo 54,46 di cui tasse 19.69 perché abbiamo rinunciato ad un giorno di vacanza e rientriamo di venerdì altrimenti il costo sarebbe stato di 111.00 euro. Qualcuno ci sa spiegare il motivo di queste grandi differenze di prezzi? Il costo del carburante è il medesimo e la lunghezza della tratta pure, e poi perchè penalizzare chi ha solo pochi giorni di ferie? Dov’è la concorrenza visto che ci sono a disposizione quattro compagnie di traghetti, ma i prezzi differiscono di molto poco?
Con l’occasione auguriamo Buona permanenza a chi resta e a chi arriva.
Pamela Santini e Marco Meli
Gentile Signora Pamela
non le nascondiamo che quando ci arrivano sull'argomentoc ivili lettere di protesta come la sua, di persone che ci chiedono peraltro spiegazioni per gli esosi balzelli traghettatori a cui sono state sottoposte, proviamo due sentimenti, il primo è la profonda frustrazione che avvertiamo derivante dal non essere riusciti come cittadini elbani, come informatori, ad impedire che si determinasse quella bolgia tariffaria di cui lei parla, che definire scandalosa è ancora poco.
La seconda "emozione" che proviamo è quella di una profonda vergogna "per procura", ci vergognamo cioè per chi non ha nessuna intenzione di vergognarsi, pur avendone ben donde.
Ci vergognamo per conto di chi approfitta di un mercato libero solo a discorsi per vampirizzare la clientela,
ci vergognamo per conto di chi ha smantellato il servizio pubblico come la Regione Toscana (in particolare con il perniciosissimo duo Conti-Ceccobao) determinando una sorta di monopolio (o giù di lì),
ci vergognamo per conto del pomposo e pletorico Osservatorio sui servizi marittimi che ci pare utile come una stufa all'equatore,
ci vergognamo per conto dell'Autorità Portuale che ci ha messo del suo perchè si determinasse questo immane casino,
ci vergognamo per conto della inetta, incapace, rissosa, indecisionista, frazionata classe amministrativa elbana che non è stata buona ad opporsi allo sfascio in atto, e per carità di patria taciamo dei politici che, su questo fronte, o hanno latitato o hanno tessuto le lodi e l'elogio di questa follia.
con tutta la nostra comprensione
sergio rossi