PORTOFERRAIO. Maltempo in qualche modo benefico: in parte annulla gli effetti negativi della siccità, ma con la ripresa della vendemmia, interrotta dagli acquazzoni, si può temere un effetto muffe e almeno nel versante occidentale dell’isola, si registra un calo della produttività intorno al 45%. “Buone notizie pure sul versante dell’olivicoltura - segnala Roberto Minelli della Coldiretti locale- la pioggia evita crisi con frutti che rischiavano di cadere al suolo per la forte siccità e migliorerà il contenuto chimico di ogni oliva. Effetti positivi anche per il resto del comparto produttivo di frutteti e orti”. Quindi riprende la raccolta nei vigneti, già avviata, per l’anticipo rituale che avviene da qualche anno, per gli effetti della notevole calura estiva accompagnata da zero precipitazioni. “Un bene e un male l’abbondante pioggia- dice Marcello Fioretti , titolare della tenuta dell’Acquabona e presidente del Consorzio di tutela dei produttori isolani di vino Elba Doc- il clima arido aveva reso gli acini troppo asciutti, la pioggia li ha tonificati e avremo ulteriore maturazione che migliorerà il livello zuccherino; un incremento alla qualità che era già prevista di livello. Però siamo stati necessariamente fermi con la vendemmia che ora riprende e speriamo di evitare le muffe che si potrebbero creare per l’umidità nei grappoli”. Ed anche Gian Mario Gentini (Terre del Granito) nel versante occidentale registra il fenomeno, però sostiene: ” Che per ora non abbiamo avuto quantità eccezionali di precipitazioni in vigna, per cui la raccolta non ne risente più di tanto. Anzi i vigneti e i grappoli sono stati ben lavati dalla pioggia, dopo la dura assenza di piogge. L’Aleatico sta già appassendo sotto i teloni e l’importante è che non arrivi clima di scirocco, favorisce un’eccessiva umidità. In ogni caso la nostra produzione per l’elevata siccità, è compromessa come quantità, non come qualità che è ottima, con una riduzione del 45%”.
Stefano Bramanti