Il sindaco di Portoferraio, Mario Ferrari, nelle ultime settimane è intervenuto sulla situazione del traffico e dei parcheggi nel centro storico. Ha segnalato la cattiva abitudine degli automobilisti di parcheggiare la sera nella zona pedonale di piazza Cavour e lungo la via che costeggia il palazzo comunale. In questo senso, il sindaco ha ricevuto numerose segnalazioni. La sosta "selvaggia" ostacola anche l’intervento dei mezzi di soccorso (ambulanze e autopompe dei Vigili del Fuoco) con possibili drammatiche conseguenze per l’incolumità dei cittadini e per le cose. Una situazione, per fortuna finita bene, che si è verificata anche qualche giorno fa a seguito dell'incendio in un'abitazione del Padiglione dei Mulini, nella parte alta della città. Ma nel centro mediceo, alla sosta selvaggia alcuni aggiungono il problema dell'uso del suolo pubblico da parte dei pubblici esercizi, oltre agli aspetti relativi all'inquinamento acustico. Un'altra decisione della giunta comunale è arrivata l'ultimo dell'anno: è stata rivista l'organizzazione della zona a traffico limitato (ztl) nell'accesso di piazza della Repubblica e in quello della Porta a terra. Fino al 14 giugno sarà possibile, sempre, l'ingresso anche ai non residenti e non autorizzati, mentre il parcheggio resta riservato ai residenti. Per il sindaco, la liberalizzazione degli accessi diminuirà un controllo definito "totalmente esagerato" e <<contribuirà a rendere meno isolato il centro storico nei mesi invernali e a venire incontro alle esigenze dei cittadini>>.
Da anni, le diverse amministrazioni cercano soluzioni al problema del traffico nel centro storico del capoluogo elbano che, per la particolare conformazione, presenta numerose criticità.
Ma i problemi della viabilità si estendono a varie zone di Portoferraio.
C'è l'attraversamento pedonale di Concia di terra (su strada provinciale ad alta intensità di circolazione) che costituisce un pericolo per le persone che, provenienti dalla Sghinghetta, si recano a piedi nella zona industriale. Gli amministratori pensano di risolvere il problema prima dell'estate di quest'anno.
Abbiamo poi le difficoltà create dalla pioggia che, se appena più intensa, crea allagamenti in alcune zone del centro storico, del palazzo Coppedé, a via del Carburo, alla Sghinghetta e a Concia di terra.
Un discorso a parte merita l'area portuale nel periodo estivo, per le operazioni di sbarco e imbarco dei veicoli. La situazione è sicuramente migliorata dopo l'ampliamento della banchina tra alto fondale e molo Massimo, ma ancora si registrano problemi con forti rallentamenti della circolazione. Da alcuni anni, a gestire la situazione non sono più soltanto i vigili urbani (di numero sempre insufficiente a causa delle limitazioni delle assunzioni): questi, infatti, sono coadiuvati dal personale dell’Autorità portuale e delle compagnie di navigazione. Anche qui è necessario individuare soluzioni migliorative.
Un'altra criticità, forse la principale, è quella relativa al bivio Boni, dove confluisce il traffico proveniente dai versanti orientale (Porto Azzurro) e occidentale (Procchio). E' qui che, d'estate, si registrano veri e propri blocchi, per alcune ore della giornata. Gli autisti dei mezzi di soccorso devono effettuare "acrobatiche" gimkane e i pendolari subiscono inusuali tempi di percorrenza. E la situazione è resa più problematica in caso di pioggia. Va evidenziato che nella zona di san Giovanni è ancora in funzione il semaforo e, di tanto in tanto, si parla di rotonde e deviazioni.
E d'estate, ovviamente, si presenta il problema della sosta in prossimità delle principali spiagge. Sempre nel capoluogo, emergono situazioni al limite alle Ghiaie e lungo la via della Padulella e di Capo Bianco. Più problematica (e qualche incidente lo dimostra) appare la strada per l'Enfola e il Viticcio, in particolare in entrambi i lati prima e dopo l'accesso alla celebre spiaggia di Sansone.
Ma il vero punto dolente è la Biodola, dove lungo la strada sostano giornalmente centinaia di auto. E' la via interessata dal maggior numero di multe e di rimozioni con carro attrezzi. Le soluzioni sembrano essere solo due: o diminuire l'accesso delle aute o recuperare aree idonee di parcheggio. Da tempo, presso il Comune è depositata la richiesta di un privato di utilizzare un'area di sua proprietà per aprire un parcheggio stagionale. La proposta non sembra andare avanti perchè il Comune intende valutare le problematiche relative all'intero territorio comunale per dar vita ad una strategia complessiva. Intento lodevole ma, visti i generali tempi politici e burocratici, verrebbe da pensare che, anche in questo caso, forse l'ottimo sia nemico del bene.
Concludendo, appare evidente che le criticità evidenziate, specie quelle "estive", devono essere affrontate ora, con urgenza e coraggio, per evitare che se ne parli solo nel momento dell'emergenza.
(dal settimanale TOSCANA OGGI del 24 gennaio 2016)
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