Conto alla rovescia per le Giornate della Sardegna, che quest’anno si preannunciano indimenticabili. A nove anni dalla costituzione, l’Associazione Culturale Sarda “Bruno Cucca”, a cui si deve l’organizzazione della manifestazione, tira fuori dalla manica un autentico asso: il concerto dei Tazenda. La storica band etno-rock sarda sabato 16 luglio offrirà uno spettacolo a tutto tondo: musica e parole per esprimere l’identità della Sardegna, immagini per onorarne la bellezza. Anche il palcoscenico di piazza della Repubblica, a Portoferraio, per i Tazenda sarà l’occasione per ripercorrere le pagine più antiche della terra natale e per porre la musica al servizio del patrimonio di cultura, storia e ambiente sardo, come in uno spettacolare documentario.
Ma non sarà da meno l’esibizione del Gruppo Folk di Ballo e Canto “Fedora Putzu” di Selargius, all’Elba con ben trenta tra ballerini e ballerine e accompagnato dal suonatore di launeddas Michele Deiana. Domenica 17 a trasmettere magia e fascino dell’antica Icnusa saranno infatti i ritmi e i balli della tradizione campidanese, le sonorità timbriche del canto a tenores, la musicalità suadente delle launeddas, lo strumento principe della Sardegna.
Ma le Giornate della Sardegna, come ormai accade da otto edizioni, rappresentano anche l’occasione per apprezzare i prodotti della cucina tradizionale sarda. Un invito a tavola per le centinaia di turisti e residenti che ogni anno si danno appuntamento nel centro storico di Portoferraio in occasione della manifestazione. Sia sabato che domenica, a partire dalle ore 19, gli stand enogastronomici offriranno maialetto allo spiedo alla brace, malloreddus al sugo di cinghiale, penne alla bottarga di Cabras, pecora bollita, maiale alla vernaccia e, dulcis in fundo, sebadas di produzione artigianale. Il tutto ovviamente annaffiato da ottimo Cannonau di Jerzu.