La cerimonia si è svolta nel piazzale antistante alla Capitaneria di Porto, e ha avuto inizio alle ore 18. Molte le autorità, sia civili che militari, presenti all'evento, seguito anche da cittadini e turisti, quest'ultimi perlopiù incuriositi dalla solenne cerimonia.
A prendere per primo la parola è il sindaco di Portoferraio Mario Ferrari, che ha ricordato gli ottimi rapporti instaurati tra Capitaneria e amministrazione comunale, rapporti di intesa e stima reciproca. Il primo cittadino ha ringraziato poi il Comandante Casale per il servizio svolto per l'Elba e per tutto l'Arcipelago. Casale, dopo un biennio passato alla Capitaneria di Portoferraio, lascerà il comando prossimamente.
Il ringraziamento è contraccambiato dallo stesso comandante, che prende la parola subito dopo: << il Comando della Capitaneria di Portoferraio mi ha dato molte soddisfazioni e mi ha insegnato tanto, spero di aver dato il mio contributo costruttivo al miglior andamento di tutti i servizi e compiti istituzionali di cui è titolata la Capitaneria di Porto>>. Il comandante ha poi concluso ribadendo l'ottimo rapporto tra Comune, Capitaneria e tutte le altre forze dell'Ordine.
Al microfono adesso il Direttore Marittimo della Toscana, Vincenzo di Marco: "per noi è un grandissimo onore il fatto che Portoferraio ci abbia dato la possibilità di avere una strada che ricordi la Capitaneria di Porto, la quale ormai è punto di riferimento per le cittadinanze marittime".
Di Marco ricorda poi i meriti della Capitaneria nel soccorrere quotidianamente, in tutto il Mediterrano, centinaia di persone e imbarcazioni in difficoltà, e continua: "questa strada e questa targa non devono essere intitolate alle Capitanerie di Porto in senso stretto, ma al sacrificio di tutti gli uomini che indossano questa divisa: noi non prendiamo soldi in più se salviamo qualcuno in più, non prendiamo niente in più, se non la gratificazione delle persone salvate a morte certa. Questo io credo sia il più grande riconoscimento che possiamo avere".
Terminati i brevi interventi, il Sindaco Ferrari lascia al Comandante Casale il compito di scoprire la targa, atto accompagnato dall'Inno di Mameli con al termine la "cannonata", sparata proprio dal piazzale della Linguella.