Ettore Galli è morto improvvisamente. Da tempo impegnato socialmente, così lo ricorda Licia Baldi, presidente di “Dialogo” associazione elbana di volontariato carcerario.
A Ettore.
Te ne sei andato così, all’improvviso, mentre svolgevi una delle tue tante “missioni” di volontario.
Operoso, bonario, ti stavi occupando, in questi giorni, delle opere di manutenzione della Casa di accoglienza di via Bechi, insieme con due persone autorizzate a uscire dal carcere di Porto Azzurro proprio per dare una mano a sistemare quei locali che ospitano i familiari e i detenuti in permesso.
Per anni hai partecipato al comune impegno della nostra associazione di volontariato penitenziario, contribuendo attivamente a quel DIALOGO che intendiamo portare avanti fra chi è dentro le mura del Forte San Giacomo e chi è fuori, società civile e istituzioni.
Il tuo cuore buono e generoso, la tua spontaneità sincera, il sorriso con cui guardavi alla vita ti hanno conquistato tante simpatie in chi ti ha avuto accanto. Per molti di noi, per me senz’altro, sei stato un amico,sempre disponibile. Il tuo “Sì, non ti preoccupare, vado io….” era scontato. Tu, in questi anni, hai accompagnato molti detenuti nelle ore di libertà e loro adesso ti ricordano e piangono- letteralmente- la tua perdita. Ti vogliono dire, e questo è il loro messaggio, che, come tu li hai accompagnati in tante occasioni, ora sono loro ad accompagnare te, in questo ultimo viaggio, col pensiero, l’affetto e la preghiera.
Tu spesso li conducevi ad ammirare il mare, in quell’oasi naturale delle Terme di San Giovanni, dove ti aspettavano le tue amiche papere (che poi sono anatre, cormorani, aironi, gabbiani..), alle quali portavi da mangiare ogni mattina.
Tu, caro Ettore, hai apprezzato e amato la vita, la famiglia, gli amici, il tuo paese, l’isola che ti ha adottato come persona non comune e che non ti dimenticherà.
Con tanto affetto e gratitudine ti porgo il mio saluto, pensandoti in pace, nell’infinito amore di Dio.
Licia
P.s. Fra le tante espressioni di cordoglio ricevute, trascrivo il passaggio finale del messaggio inviatoci da Leonello Ridi, della Caritas diocesana: “Oggi siamo un po’ più poveri tutti, anche se ricchi di un nuovo energico ambasciatore nei cieli.”