ElbaTaste è nata dal mio incontro con i prodotti dell’enogastronomia elbana, con gli artigiani che li producono e li trasformano e dalla considerazione che non c’era una rappresentazione unitaria, non venivano proposti con l’evidenza e l’orgoglio necessari a farli diventare un elemento di promozione di tutta l’Isola. Da lì la creazione del sito www.elbataste.com presentato nel giugno del 2013 all’Enoteca della Fortezza allora gestita da Slow Food in collaborazione con Carlo Eugeni. Nel giugno successivo insieme ad una decina fra produttori e ristoratori che avevano accettato al sfida la costituzione dell’associazione Elbataste e nel frattempo le tante iniziative organizzate. Sulla spinta dei buoni risultati e della creazione di un gruppo di persone che incominciavano a credere che insieme si può fare meglio e di più che da soli, nel luglio 2015 la creazione di un vero e proprio consorzio di imprese per avere una personalità giuridica più forte e una maggiore rappresentatività. Ad oggi fanno parte del Consorzio 25 aziende fra ristoratori e produttori, siamo diventati un punto di riferimento all’interno dell’Isola ma soprattutto all’esterno dove di cibo e di vini dell’Elba se ne sentiva poco parlare.
Nonostante il successo delle tante iniziative che abbiamo messo in cantiere in questi anni ci troviamo nella situazione paradossale di essere molto apprezzati fuori dall’Elba e dentro dalle tante persone che ci seguono con interesse e con affetto, ma pressoché ignorati dalle istituzioni, salvo il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano con il quale collaboriamo proficuamente fin dall’inizio delle nostre attività e che ringrazio. Abbiamo fatto tantissime iniziative e raggiunto risultati impensabili quando abbiamo iniziato ma tutto con le forze dei soci e di tanto lavoro volontario, ma senza contributi economici delle istituzioni. Senza l’inserimento in strategie più ampie di promozione del territorio i nostri sforzi non possono produrre ulteriori risultati. In un momento nel quale il cibo, la cucina sono l’argomento che maggiormente traina la promozione e che qualsiasi ricerca indica come l’elemento principe di legame fra cultura del territorio, qualità e interesse dei turisti, all’isola d’Elba viene pressochè ignorato o relegato a contorno di altre tematiche o ambiti. Qualcosa si sta muovendo, qualcuno se n’è accorto che il tema funziona ma ancora non riesce ad entrare a pieno titolo fra gli elementi strategici della promozione.
Da qui la considerazione che la formula consorzio ha esaurito il compito che ci eravamo proposti e che non ha senso continuare in queste condizioni, senza risorse adeguate e senza la giusta considerazione per gli sforzi che le aziende hanno fatto. Perciò il consorzio chiude ma ElbaTaste continua, nella forma di una associazione non profit aperta a tutti, aziende, cittadini, amministrazioni e tutti coloro che sono interessati al buon cibo, al buon vino e alla cultura degli artigiani che lo producono. Credo sia opportuno non disperdere il patrimonio di esperienza e di credibilità accumulato in questi anni, anzi di allargare la promozione e il dibattito sulla cultura del cibo di qualità, del cibo come cultura locale, del suo ruolo nella promozione di un territorio.
Valter Giuliani