In seguito alle pubblicazioni dell'associazione dei consumatori Codacons, in merito alla presenza di arsenico nell'acqua erogata dai comuni dell'Elba e della Val di Cornia, ASA ricorre alle vie legali. Pare che Codacons abbia pubblicato dei dati risalenti al periodo p recedente l'installazione di impianti per l'abbattimentio dell'arsenico, avvenuta nel 2010.
La campagna elettorale in corso ci insegna come sia importante saper comunicare.
Crediamo però che neppure il guru che ha consigliato Obama nella recente sfida elettorale sarebbe capace di far arrivare le comunicazioni al Codacons.
Infatti non c’è più sordo di chi non vuol sentire. E peggio, se chi non ascolta è in malafede.
La comunicazione di Codacons agli utenti della Val di Cornia, Elba e Alta Val di Cecina circa la non potabilità delle acque per presenza di Arsenico potrebbe sembrare una banale quanto clamorosa svista, ma in questo caso ci appare come la volontà di allarmare la popolazione e le Autorità su una questione inesistente, gettando al contempo fango su chi gestisce un servizio con il massimo dell’impegno, della serietà e della professionalità.
Non si spiega altrimenti come questi soggetti non abbiano avuto informazione che ASA ha realizzato entro il 2010 tre impianti per l’abbattimento dell’Arsenico in alta Val di Cecina, per eliminarlo negli acquedotti di Radicondoli, Castelnuovo Val di Cecina e Montecerboli, mentre a Pomarance e a Volterra il problema Arsenico non è mai esistito. Di tutto questo ASA, nell’occasione, ha dato ampia comunicazione alla stampa locale.
Un altro impianto è entrato in servizio il 14 dicembre 2011 a Suvereto per gli utenti di quel Comune e, oltre alla stampa se ne è interessato il TG3 Regionale, che ha dedicato due servizi speciali, con relative dirette in data 16/12/2011, come pure servizi sono stati trasmessi da emittenti televisive locali.
Ma questi soggetti non hanno neppure avuto la cortesia di poter essere raggiunti dall’informazione che in data 19 febbraio 2012 è entrato in servizio il più grande impianto d’Europa per il trattamento dell’Arsenico a Franciana (Piombino), per tutti i Comuni della Val di Cornia e dell’Elba. Ma neppure gli articoli conseguenti all’inaugurazione ufficiale dell’impianto, avvenuta il 2 marzo 2012, comparsi, sia sulla stampa locale che nazionale, nonché su tutte le televisioni locali, e al TG3 della Toscana, li hanno potuti raggiungere.
A seguito poi della realizzazione dell’unico impianto al mondo per il trattamento a resine per l’abbattimento del Boro, realizzato sempre a Franciana, a servizio della Val di Cornia ed Elba (dicembre 2012), e di cui ne è stata data ampia comunicazione dalla stampa locale, anche la Televisione di Stato ha dato risalto ai traguardi raggiunti dalla Regione Toscana a confronto con altre realtà. La trasmissione Codice a barre, andata in onda il 9 gennaio 2013 è visibile in podcast, anche per Codacons. E così in podcast si può ascoltare, sullo stesso tema, la trasmissione di RAI Radio 3 scienza dell’11 gennaio 2013.
Dunque, con un impegno finanziario di oltre 21 Milioni di Euro, ASA ha realizzato gli ultimi impianti che restavano per consentire la completa potabilità delle acque su tutto il territorio gestito.
Considerata quindi l’evidente malafede, ASA ha dato mandato al proprio legale di denunciare il comportamento di Codacons alla Procura della Repubblica per il reato di procurato allarme e di chiedere in sede civile il risarcimento dei danni all’immagine dell’Azienda.