“Feste e tramonti, Capoliveri è cool”, “Strizziamo l’occhio ai turisti”. Questi alcuni dei titoli che si ritrovano nelle due pagine dell’edizione fiorentina de La Repubblica di domenica 17 febbraio. Un ampio reportage dedicato ai comuni toscani presenti su twitter, il social media più diffuso al mondo dopo facebook in cui si elencano realtà virtuose, ma anche contraddizioni e clamorosi errori. Quanti sono in Toscana i comuni che twittano, come twittano, cosa twittano? I dati vengono forniti dalle università di Torino e Siena, il quadro che ne esce, in generale, purtroppo non pare entusiasmante. Si scopre però che comuni di piccola dimensione, almeno sul versante online, sono più avanti di tanti “grandi”. Per esempio, Capoliveri. La Repubblica attribuisce ampio risalto alla performance del comune elbano, definito “piccolo e scatenato” che con i suoi 1074 followers e 3641 tweet si aggiudica un ottimo terzo posto nella classifica regionale, rivelandosi una vera e propria sorpresa nel panorama delle PA che comunicano online. Capoliveri è attivo, parla in inglese e cura i contenuti della propria comunicazione, perché, si sa, questi restano la cosa più importante. E così il risultato c’è e si vede. E’ il frutto di un lavoro intenso e appassionato nato circa tre anni fa, e sancisce la validità della scelta fatta dall’amministrazione comunale di investire in maniera netta nella comunicazione online. Nell’intervista a Repubblica, il sindaco Ruggero Barbetti spiega “Con twitter raccontiamo la quotidianità ai nostri cittadini e proviamo a regalare emozioni a chi ci vede da fuori”. E la cosa funziona.