180 ore di formazione finalizzate al recupero e al reinserimento socio-lavorativo delle persone recluse. È il progetto (PON 2165) messo a punto dall'Istituto scolastico Foresi e dalla Casa di reclusione di Porto Azzurro. Basato sul modello esperienziale, oltre agli aspetti conoscitivi e cognitivi cerca di motivare e appassionare alla professione.
Sono previsti quattro corsi: Italiano per stranieri, Informatica di base, Collaboratore di cucina, Operatore di sala e bar.
I primi due corsi tendono a favorire l'integrazione delle persone straniere e a all'alfabetizzazione informatica.
Il corso di collaboratore di cucina è concepito a livello esecutivo, a servizio delle attività di ristorazione e a supporto dei responsabili dei processi di lavoro in cucina.
Il corso per operatore di sala/bar (livello base) si prefigge di formare un tecnico dell’accoglienza e dell’ospitalità, in grado di svolgere con efficienza e competenza tutte le attività legate al servizio di sala all’interno di strutture ristorative alberghiere ed extralberghiere, nonché al servizio di bar.
Il progetto sarà illustrato alla stampa lunedì 28 gennaio alle ore 12, presso la Casa di reclusione di Porto Azzurro. Saranno presenti il direttore del carcere Francesco D'Anselmo e il preside del Foresi Enzo Giorgio Fazio, insieme ad alcuni docenti ed educatori.