I percorsi di alternanza scuola – lavoro dei liceali elbani prevedono stage presso ElbaTech, un'azienda high-tech che opera dal 1999 a Marciana nel settore della strumentazione scientifica. L'azienda progetta e realizza dispositivi e soluzioni per la ricerca, soprattutto nei campi della biofisica e della bioelettronica. I suoi clienti sono tipicamente le Università e i centri di Ricerca italiani e stranieri. Da qualche anno l'azienda ha creato il brand "Elbatech4Nature" con la specifica missione di realizzare sistemi innovativi per il monitoraggio della Natura, spesso basato su tecnologia IoT (Internet of Things).
Elbatech da sempre ospita gli studenti nella propria sede, nella convinzione che la Conoscenza debba essere divulgata soprattutto ai giovani. Anche quest'anno ciò sta avvenendo ed Elbatech è stata molto soddisfatta di un primo gruppo di studenti molto motivati, partecipi ed educati.
Insieme agli alunni è stato elaborato un progetto denominato "I colori di Laura". "Si tratta – spiegano gli ingegneri Marco Sartore e Manuela Adami - di un dispositivo per ipovedenti e per non-vedenti, nato per la nostra amica e alunna del liceo classico Laura Paolini, la quale è stata preventivamente coinvolta per valutarne l'utilità e la pertinenza. Abbiamo così realizzato un dispositivo automatico di riconoscimento dei colori, composto da un sensore che restituisce la mappatura colorimerica di un oggetto posto nelle sue vicinanze. Il sistema ha funzionato bene e gli studenti sono stati molto orgogliosi e soddisfatti del lavoro svolto. Hanno persino imparato a scrivere alcune parti di base di programmi (in linguaggio Python) e hanno realizzato il software che fornisce come risultato il nome del colore più prossimo alla terna RGB 'letta' dal sensore. Davvero un ottimo lavoro".
Un altro gruppo di studenti lavorerà nei prossimi giorni per ottimizzare la struttura del dispositivo, tradurre in Italiano e limitare ai colori principali il ricco database in Inglese finora utilizzato e soprattutto "dar voce al dispositivo" cioé realizzare un sistema che, presa in ingresso la stringa di caratteri contenente il nome del colore individuato, la pronunci mediante un altoparlante. "Si tratta – aggiunge Sartore, colui che ha maggiormente seguito i ragazzi in questa prima fase - anche in questo caso di una prospettiva 'challenging' per ragazzi del Liceo e che quindi promette altrettante soddisfazioni anche al futuro gruppo (text-to-speech application)".
Alla fine il risultato dei due gruppi verrà dunque riunito in un unico sistema ed entrambi i gruppi concluderanno all'unisono il lavoro.
Il preside Enzo Giorgio Fazio, nel ringraziare ElbaTech per la costante collaborazione, esprime apprezzamento per il rapporto tra scuola e territorio. E a tal proposito ricorda il seminario sul microscopio a scansione di sonda (SPM, acronimo di Scanning Probe Microscope) che è stato realizzato all'Istituto scolastico Foresi di Portoferraio, condiviso dal Comitato Tecnico Scientifico della scuola, che lo ha giudicato estremamente istruttivo e multidisciplinare.
Istituto Statale d’Istruzione Superiore “R. FORESI” Portoferraio