Gianluca Bisso è nato a Portoferraio nel 1996. Dopo aver conseguito la maturità classica con il massimo dei voti, frequenta il corso di laurea in Giurisprudenza presso l’Università di Pisa.
L'infinita vanità del tutto è la sua prima silloge poetica, uscita per Controluna edizioni, partner Castelvecchi e appartenente al Gruppo editoriale Lit.
Il titolo del libro si rifà ad una poesia di Giacomo Leopardi appartenente al ciclo di Aspasia, "A se stesso".
“In una poesia – racconta attraverso il suo blog Gianluca Bisso - mi chiedo quale funzione possa avere la poesia oggi, riprendendo una considerazione dell'ultimo Montale esprimo la lontananza dai tempi del luziano "Vola alta parola". Siamo abituati ad altre forme di comunicazione, si guarda alla poesia con sdegno, imbarazzo, e non ci sembra adatta allo scopo della letteratura della nostra epoca: semplificare il reale e complesso riducendolo a banalità. Leopardi sosteneva che fossero più gli scrittori dei lettori.
Anche se le funzioni tradizionali della poesia (sociale e di introspezione) sembrano essere messe in dubbio, nego il leitmotiv della morte della poesia, che è frutto dell'originalità umana.
Infatti – conclude Bisso - attraverso di essa l'uomo cerca da sempre di rappresentare la propria identità, il suo modo di pensare e vivere, di cogliere la bellezza (oppure la vanità) dell'universo”.
L’infinita vanità del tutto è acquistabile online su IBS, Unilibro, Libreria Universitaria, La Feltrinelli, Amazon, Giunti al Punto e, su ordinazione, nelle principali librerie italiane. Il distributore è Messaggerie italiane, il più importante a livello nazionale.
Il catalogo di ricerca per i librai è Arianna.
Il libro è disponibile tramite Amazon anche per i lettori italofoni di Germania e Stati Uniti.