C'è un filo che lega Felice Gimondi grande campione di ciclismo scomparso proprio ieri, 16 agosto, e l'isola d'Elba, grazie a Roberto Ballini elbano del Cavo, che tutti conoscono come l'uomo che parla con le api per sua attività commerciale, ma tanti giovani non sanno che Ballini da giovane fu un grande campione correva come professionista al Giro d'Italia a cavallo tra gli anni sessanta e settanta.
Ballini correva proprio fianco a fianco con i campioni di allora, Gimondi e Merckx e proprio nel Giro d'Italia del 1969 il cinquaduesimo nella tappa Parma Savona di 243 km, Ballini da grande campione che era vince la tappa precedendo proprio i favoriti che si contendevano il giro.
Ma il giorno dopo succede di tutto tanto che quella tappa come poi dichiara anche il ciclista elbano in un vecchio articolo del 2010 sulla Gazzetta dello Sport, quella tappa verrà ricordata per la clamorosa squalifica per doping del grande Merckx ridimensionando proprio la bellissima volata su Gimondi e Merckx. Proprio Roberto Ballini ricorda sempre nella stessa intervista che andò a trovare Merckx in albergo per consolarlo nella sua camera vi era già Felice Gimondi (che grazie a quella squalifica scavalcò il belga acquisendo il diritto di indossare la maglia rosa) che da gran signore si rifiutò per solidarietà davanti alla disperazione di Merckx che si dichiarò sempre estraneo ai fatti, ma in quella stanza d'albergo per noi il vero campione resta Roberto Ballini che insieme agli altri due ha dato prestigio allo sport Italiano.
Gaetano D'Auria