Quaranta anni fa, il 12 febbraio 1980, veniva ucciso dalle Brigate Rosse Vittorio Bachelet, presidente nazionale dell'Azione Cattolica e vice presidente del Consiglio Superiore della Magistratura.
Bachelet era un servitore dello Stato di diritto, un uomo del dialogo, con capacità di ascolto e di ricucitura, testimoniata in anni non facili (volenza e terrorismo) durante i quali ha avuto grandi responsabilità sia in ambito civile che ecclesiale.
L'Azione Cattolica lo ricorda anche come protagonista, nel 1970, del nuovo statuto dell'associazione, dopo il Concilio Vaticano II. Il rinnovamento fu sintetizzato con il termine "scelta religiosa", che voleva dire la centralità dell’annuncio della fede in Cristo, la radice da cui tutto il resto – pensieri, parole e azioni - prende significato.
Bachelet fu definito costruttore di unità e, forse, fu ucciso anche per questo, in un tempo in cui erano in atto tentativi di disgregazione e di disordine sociale che avrebbero potuto avere ripercussioni negative sulle stesse istituzioni.
"L'Azione cattolica diocesana di Massa Marittima e Piombino – sottolinea la presidente Manuela Montagnani – intende ricordarlo con senso di gratitudine, richiamando l'attualità del suo messaggio sulla fecondità della fede e sul valore delle armi del dialogo e della riconciliazione".