Nel giorno della ricorrenza della Santa Pasqua, in un momento così difficile per l'Italia e per il mondo intero, lontani dai nostri cari, più soli e tristi che mai in questa situazione di emergenza che si avverte anche nella tranquillità e nella quiete della splendida isola d'Elba, dove, a Porto Azzurro, si trova la Casa di reclusione “Pasquale De Santis”, venuta a mancare anche la celebrazione della funzione religiosa e la presenza del nostro Vescovo a causa delle prescrizioni del Decreto del Presidente del Consiglio, noi detenuti abbiamo tuttavia trovato sostegno e comprensione grazie all'iniziativa intrapresa dal Direttore dott. Francesco D’Anselmo e dalla Comandante dott.ssa Giulia Perrini, forti anche della vicinanza dell’Area trattamentale e confortati dalle parole scritteci dal nostro Cappellano don Francesco e dalla prof.ssa Licia Baldi a nome dell'Associazione “Dialogo”.
Così, in una semplice cerimonia, tenute scrupolosamente le dovute distanze, è stata la musica a illuminare la nostra Pasqua con la melodia di una splendida "Ave Maria" e con le note dell'Inno nazionale. E questo è stato possibile grazie all'Assistente della Polizia penitenziaria Giuseppe, esperto e appassionato di musica.
E serenità e speranza ci hanno donato le parole ricche di umanità della Comandante, mentre il discorso del Direttore, oltre a tranquillizzarci, ci ha fatto sentire concretamente la vicinanza cordiale dell’Amministrazione penitenziaria alla nostra condizione di reclusi.
Grazie per questa iniziativa e ancora grazie al Direttore, per la cui tenacia questa Casa di reclusione è diventata davvero un istituto rieducativo e risocializzante e in particolare riesce a dar vita a tutta una serie di attività lavorative all'interno e all'esterno del carcere, in vista di un futuro reinserimento onesto nella società.
Grazie da tutti i detenuti della Casa di reclusione “Pasquale De Santis” di Porto Azzurro