A Pietro Bartoloni, 14 anni, studente romano del liceo Tasso, cresciuto in casa di giornalisti (padre Marzio e nonno Romano), pugginco di adozione, è stato conferito ieri, 22 aprile, dal Presidente Mattarella l’attestato d’onore di “Alfiere della Repubblica” per “la costanza con cui ha seguito la nonna malata divenendo di fatto insegnante e cura proficua”. Le lezioni di Pietro sono continuate pure in questi giorni di epidemia in quotidiana teleconferenza via Skype con l’IPad della nonna Marisa.
Passo dopo passo, con dolce santa pazienza, è riuscito ad interessarla alle discipline scolastiche alle quali Pietro si è applicato e si applica lungo il suo percorso prima da scolaro e poi da studente delle medie e oggi del primo liceo classico. A solo 7 anni in seconda elementare, le ha fatto scoprire l’IPad del nonno con il quale assieme hanno scritto dettati, ascoltato musica e letto dalle favole via via fino ai libri con in testa il Barone rampante di Calvino. E a lei è piaciuto il gioco della scolaretta. Il digitale ha finito per accompagnare negli anni questa straordinaria esperienza intergenerazionale in famiglia tra un bambino/fanciullo/ragazzo con spirito di solidarietà affettiva e di generoso e istintivo slancio di volontariato sociale e culturale, e una donna anziana in lotta quotidiana con un grave handicap, con difficoltà di autosufficienza, e di orientamento spaziale e temporale.
Nonostante gli evidenti disturbi della memoria, e le difficoltà della terapia del dialogo come fosse nella prima fase di apprendimento infantile, è riapparsa una certa vivacità intellettuale (anche frutto di una consolidata base culturale e professionale di ballerina), con inaspettate risorse di capacità di assimilazione, di riflessione e di analisi delle nozioni prospettate. Lunghe discussioni sui Promessi Sposi, sugli eventi della storia dai romani alla Resistenza, una pagina vissuta da Marisa accanto al fratello partigiano, e persino di astronomia con video illustrazioni. Restano le fragilità cognitive, ma il grande merito di Pietro è quello di averle tonificato il cervello, sollecitato e recuperato una qualche attività mentale. Il miracoloso recupero è stato ideato e guidato dalla preziosa regia di un geriatra e docente di livello scientifico e di fama internazionali, la prof.ssa Sandra Fanfoni.