Le zappette del motocoltivatore che diventano l'armatura di un cavaliere medioevale. I denti di una ruspa che si trasformano in un coccodrillo. I pezzi di una ringhiera che si fanno pavone e i freni con le pedivelle di bicicletta che diventano una velocissima pantera.
Questa è l'arte di Luca Polesi: dare vita a ciò che vita non ha più, trasformare rottami, rifiuti in opere d'arte in movimento.
"Cambio di destinazione d'uso" è il titolo della sua mostra personale che si aprirà sabato 15 giugno, alle 18, all'Hotel Desirée a Procchio e si protrarrà fino al 15 settembre. A fare da scenario alle opere del Polesi sarà il giardino dell'albergo che si apre sul golfo di Spartaia. Un'occasione da non perdere per vedere molte delle creazioni dell'artista elbano.
Luca Polesi nasce artista a San Piero il 18 gennaio del 1963. Maestro d'arte si dedica alla pittura e alle incisioni. Attraversa musica e teatro. Dal 1995 si dedica alle sculture e in particolare a quelle con materiale di recupero.
"Che Luca Polesi renda facile la vita allo spettatore è cosa scontata, ma pura azione velleitaria è permettersi di pensare che la strada per raggiungere tale obiettivo sia facile lo stesso". Questo scrive di lui e delle sue opere il critico d'arte Roberto Russo.
Polesi, in questi anni ha collezionato premi e riconoscimenti ma quello che colpisce di più dell'artista elbano è la sua grande umanità e un grande senso pratico. Vive a Filetto, a Marina di Campo con la moglie Patrizia e la figlia Virginia. Di giorno fa l'artigiano, il tempo che gli resta fa il maestro d'arte. Il suo atelier è la baracca dietro casa e il suo giardino è una mostra permanente. Nessuna ambizione particolare, nessuna velleità , se non quella di poter vivere del suo lavoro di artista.
"Il mio sogno è vivere di quello che faccio con una cifra che si avvicina alla paga di operaio che ho ora", racconta sorridendo Polesi. Davanti a lui, nella terrazza di casa sua ci sono le tartarughe fatte con i raccordi per l'irrigazione dei campi, i pesci che erano un bancone di alluminio, la gazzella che voleva essere una giraffa fatta con i bidenti, i denti di ruspa e il pezzo di un aratro.
Un mondo vivo e fantastico che nasce nella mente di Polesi e diventa reale con le sue mani. Mani di un artista che ha fatto dell'umanità il suo senso creativo, della disponibilità un modello di vita. Questo è Luca Polesi, queste le opere da vedere a partire dal 15 di giugno nel giardino dell'Hotel Desirèe.