Dopo l'articolo di alcuni giorni fa sul naufragio del Polluce http://www.elbareport.it/eventi-societa/item/5124-rievocazione-del-naufragio-del-polluce-luperini-manifestazione-pecoreccia-e-inutile è venuta la reazione dei dirigenti. Per la verità sono stati molto gentili. Hanno protestato garbatamente, qualcuno ha convenuto che la manifestazione poteva andare meglio. Quando una manifestazione riscuote pochi consensi le ragioni possono essere molteplici. Per esempio, la mancanza di fondi. So per certo che l'Associazione non ha risorse e i finanziamenti comunali sono limitati.
Non vi sono costumi adeguati e sufficienti per cui si assiste ad una confusione sulle epoche storiche delle rievocazioni. Chi lavora e presta il suo tempo per l'associazione si sente marginale deve sempre ricorrere all'emergenza. Il vero problema che il "Culturale" a Capoliveri non si fa perchè nessuno lo considera fondamentale o qualificante per la nostra immagine. La mia impressione è che il nostro paese sotto questo aspetto si stia avvolgendo su se stesso, che gli entusiasmi della festa del Cavatore come quelli della festa dell'Uva vadano lentamente scemando. Diventiamo ripetitivi noiosi. Queste ricorrenze sono per lo piu' l'occasione per un magna magna finale. Niente di più. A Capoliveri abbiamo un concetto particolare della cultura, tanto particolare da spendere per il restauro di uno stanzone poco meno di un milione di euro:l o abbiamo chiamato nuovo teatro: ce la faremo a riempirlo? Non credo. E allora se far cultura per noi "nun è cosa" cambiamo anche il nome alla nostra associazione, chiamiamola solo Banda municipale di Capoliveri.
Adriano Luperini