“L’umanità progredisce, deve progredire e questo progresso si esprime con un aumento di coscienza e di libertà, due valori che caratterizzano la cultura. In questo concetto ritroviamo la filosofia illuminista ma anche il pensiero di Hegel e Marx.
Gli stati repubblicani hanno adottato questa filosofia e l’hanno vista come un mezzo per pareggiare, tramite la scuola, e possibilità di successo dei bambini.
Bisogna rendere sempre più attiva, più efficace l’azione culturale perché cultura e democrazia non possono essere separate.
Un uomo libero è un uomo che prende coscienza delle necessità che pesano su di lui e che tenta di contrastarle, o meglio di utilizzarle per realizzarsi.
Ma l’alienazione dovuta al lavoro non è l’unico elemento che ostacola la crescita di una persona o di un paese.
L’alienazione può ugualmente colpire la parola o il desiderio, attraverso confische, manipolazioni a opera di un’ideologia comune dalla quale bisogna prendere le distanze.
La cultura non è un lusso, un divertimento ma un dovere che dobbiamo compiere per essere noi stessi e perché gli altri siano se stessi.
Non è solo un insieme di beni materiali di cui possiamo disporre con nostra somma soddisfazione. Ci coinvolge in un processo di creazione, in cui partecipiamo al moto creativo e accettiamo, portandolo a termine, ciò che ci viene proposto. (…) La crisi economica ha dato a sua volta credito alla necessità di fare ricorso alla cultura. Non è più indispensabile che gli uomini siano assoggettati alla produzione in un’epoca in cui essa non mobilita più tutte le energie. (…)
Dal momento che non possiamo più sperare nell’abbondanza, cerchiamo di vivere nel miglior modo con il poco che ci viene dato.
Non rimpiangiamo il tempo in cui eravamo obesi. Bisogna essere snelli per arrampicarsi sulle vette dello spirito.”
Pierre Sansot
Selezionato da Francesca Campagna http://fravolacolcuore.wordpress.com/