Claudia Signorini è la presidentessa dell’Associazione Banda Musicale Giuseppe Verdi che organizza la Festa dell’Uva di Capoliveri a lei chiediamo come si svolge e quali sono le novità di questa 18° edizione.
L’unica vera novità è che quest’anno abbiamo pensato di fare la sfilata la mattina come apertura invece che come chiusura, è una novità che non ha trovato tutti d’accordo ma abbiamo fatto questa scelta per dare più tempo alle persone di visitare i rioni, speriamo che ci porti più gente e che ci porti bene.
La Festa inizia venerdì sera alle nove con i giochi, la sfida dei quattro rioni Fosso, Fortezza, Torre e Baluardo. Sono giochi ambientati in epoche passate inerenti il tema dell’uva, della vendemmia. Ci sono la corsa delle botti, la corsa con i tini, ci sono ragazzi che mangiano i grappoli d’uva, è una gara a chi ne mangia di più, e poi c’è la famosa pigiatura dell’uva dentro una gabbia fatta da delle ragazze che hanno meno di diciotto anni d’età. Questi giochi vengono fatti in piazza a Capoliveri ed è la prima sfida per i rioni, il primo classificato si aggiudica la Coppa dei Giochi.
Il sabato abbiamo la seconda sfida che è quella del Piatto Tipico, ci sarà la preparazione di un piatto per ogni rione, verrà fatto assaggiare alla giuria composta da tre giurati. Valuteranno il piatto in base agli ingredienti, ma anche a come viene presentato in rapporto al periodo che il rione avrà scelto di rappresentare, sia come gusto che come scenografia, dalle tovaglie all’ apparecchiatura.
Il piatto deve essere in tema con il periodo storico che hanno scelto?
Deve essere in tema sia come ingredienti che come rappresentazione della tavola, prima di iniziare alle 18 ci sarà un incontro sul tema dell’enogastronomia elbana e poi saranno aperti degli stand dove ci sarà la presentazione di diversi vini dell’Elba. A seguire questa sfida sul piatto, la valutazione della giuria e la premiazione del piatto da parte di Slow Food.
La domenica è il giorno più importante.
La domenica inizia alle dieci di mattina con l’apertura della Banda Musicale Giuseppe Verdi subito dopo alle undici sfila il primo rione, hanno venti minuti per ognuno per sfilare in piazza e presentare quello che è il lavoro che andranno poi a far vedere ai giurati dentro il rione. La gara consiste nel realizzare per le strade, le piazzette e i chiassi del centro storico la più bella ambientazione sul tema della vendemmia e sulle tradizioni. Ogni anno vengono allestiti quadri viventi, con scene e ambientazioni studiate in gran segreto con molto anticipo dai capi rioni e dai componenti che lavorano per giorni e giorni. Vengono ricostruite scene di vita quotidiana, o di fatti storici noti o meno noti, con una cura quasi maniacale per i dettagli, sceneggiati e interpretati secondo la sensibilità e lo spirito ironico dei figuranti. Alle tredici entrerà la giuria che valuterà il lavoro fatto, alle quindici saranno aperti i rioni e la giuria girerà in incognito per valutare l’atro premio che è quello continuità, cioè il rione che riesce a conservarsi meglio dopo che è passata la giuria, purtroppo quando entra la gente nei rioni è una valanga, un fiume di persone ed è molto difficile mantenere integro il rione.
Successivamente la proclamazione del rione vincitore da parte della giuria e l’assegnazione del Trofeo Bacco, la festa continua nei rioni con canti e balli.
Il bello di questa festa è che la gente collabora, sta insieme e forse si ritorna a quelli che erano i vecchi tempi quando ci si riuniva nelle case per passare le serate. E’ un’occasione per ritornare alle tradizioni e per far rivivere alla persone gli usi del nostro paese.
di Valter Giuliani http://www.elbataste.com/
su valter giuliani: http://www.elbareport.it/eventi-societa/item/5202-elbataste-la-vocazione-dellisola-delba-al-turismo-enogastronomico